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Stia, vende la casa per pagare le cure del familiare malato di Sla

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Stia, vende la casa per pagare le cure del familiare malato di Sla

Arezzo – «Esistono programmi o progetti cui poter ricorrere per continuare a garantire le cure alla signora Anichini di Stia, senza che per questo la sua famiglia sia costretta a reperire risorse economiche attraverso la vendita dell’abitazione di proprietà»? E’ quanto il Vicepresidente della Commissione regionale IV (Sanità) Stefano Mugnai, che è Consigliere regionale del Pdl, chiede direttamente al Presidente della Regione Enrico Rossi e all’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia. Lo strumento è un’interrogazione regionale a risposta scritta sul caso della famiglia Gensini di Stia, in provincia di Arezzo, che nei giorni scorsi ha lanciato dalle pagine delle cronache locali aretine una drammatica richiesta di aiuto.
Ne dà conto l’interrogazione di Mugnai, che nella premessa ripercorre le tappe della vicenda: «A partire dal 29 settembre scorso – scrive Mugnai alla giunta regionale – sono apparsi sulla stampa locale aretina diversi articoli che hanno raccontato il caso della famiglia Gensini, residente a Stia (AR), e del grido di allarme lanciato dal signor Massimo Gensini il quale si dice costretto a vedere la casa per fare fronte alle spese mediche di cui abbisogna la moglie, Loriana Anichini affetta da Sclerosi laterale amiotrofica (Sla). I suddetti articoli danno conto in maniera dettagliata delle difficoltà, soprattutto di ordine economico, cui deve far fronte la famiglia Gensini per ottemperare alle necessità sanitarie della moglie, la signora Loriana Anichini. Tali difficoltà, a quanto si apprende anche dal medesimo signor Gensini, rischiano di porre la famiglia Gensini dinanzi alla necessità di vendere la casa di proprietà per poter sostenere le spese di assistenza».
Fin qui la storia. Ed ecco la situazione ad oggi: «Dal febbraio 2009 – si legge ancora nell’interrogazione – la signora Anichini si trova presso la Rsa di Stia. Il marito, Massimo Gensini, ha inviato il 3 settembre 2009 una lettera con la richiesta di aiuto al Comune di Stia, all’Assessorato alla salute della Regione Toscana e alla Comunità Montana del Casentino. Al momento, è in atto un ricorso al Tar del Lazio sulla questione oggetto della presente interrogazione».
«E’ evidente – osserva Mugnai rivolgendosi a Rossi e Scaramuccia – che la risposta dignitosa al bisogno di salute non deve diventare un elemento di impoverimento e di umiliazione di una famiglia». Per questo il Vicepresidente della Commissione sanità chiede alla giunta regionale di individuare e indicare percorsi che evitino alla famiglia di doversi privare di un bene primario come la casa: «Qualora tutti gli estremi fossero asseverati come veri – domanda dunque Mugnai – esistono programmi o progetti cui poter far ricorso al fine di continuare a garantire le cure alla signora Anichini, senza che per questo la sua famiglia sia costretta a reperire risorse economiche attraverso la vendita dell’abitazione di proprietà»? La giunta dovrà rispondere per iscritto entro 30 giorni.