Arezzo – La protesta delle Forze di polizia, di quella penitenziaria, del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco rappresenta pienamente le contraddizioni del Governo e della sua maggioranza. Da una parte si parla di sicurezza e si cerca di scaricare sui sindaci responsabilità e problemi. Dall’altra si ritira, come appunto hanno fatto Governo e maggioranza, un emendamento al decreto sicurezza. Secondo le rappresentanze sindacali “mettendo così a rischio l’operatività e l’efficienza dei servizi di ordine e sicurezza pubblica dal 1 gennaio 2011”.
In tre anni sono scomparsi 2 miliardi e mezzo di euro che sono stati sottratti alle Forze di polizia. Come se questo non fosse sufficiente, viene indicato un tetto massimo allo straordinario e alle indennità anche dinanzi a maggiori esigenze di sicurezza. Sono scelte che rendono più insicuro il Paese e che rischiano di vanificare gli impegni delle forze di polizia e dei Comuni a livello locale. Arezzo è un esempio di sinergia tra tutti i soggetti impegnati sulla sicurezza ma tutti, e penso sia al Comune che alle forze dell’ordine, hanno il problema prioritario della scarsità di risorse. E quindi di mezzi e di uomini. Una scarsità che il Governo e la sua maggioranza stanno decisamente aggravando.
Ringrazio quindi le forze dell'ordine per l'attività pregevole ed insostituibile che compiono per la tutele della legalità del nostro territorio e per la sicurezza dei cittadini. Confermo loro la mia solidarietà e assicuro ogni collaborazione e contributo per il congiunto impegno sul fronte della sicurezza del territorio.