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Scontri al confine tra israeliani e libanesi: 5 morti

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BEIRUT – Una serie di scontri a fuoco tra soldati libanesi e israeliani si sono registrati questa mattina lungo la linea di confine che divide i due paesi, nella zona di Adaisse. Il bilancio è di cinque morti, tre militari libanesi, un giornalista del quotidiano libanese 'al-Akhbar' e un ufficiale israeliano, oltre a cinque feriti libanesi, tra i quali un reporter della tv degli Hezbollah'al-Manar'.
Nella ricostruzione della tv satellitare 'al-Arabiya', lo scontro è iniziato dopo che un carro armato israeliano ha lanciato un razzo contro una postazione dell'esercito libanese, colpendo due abitazioni civili. I soldati libanesi sono subito accorsi nella zona dove è caduto il razzo israeliano, rispondendo al fuoco e avviando un combattimento.
Fonti israeliane sostengono che almeno due razzi libanesi sono caduti nel Nord dello stato ebraico quando è iniziato lo scontro a fuoco tra i soldati dei due paesi. Molti residenti nella zona settentrionale di Israele hanno dichiarato a 'Ynet', il sito del quotidiano 'Yediot Ahronot', di aver udito forti esplosioni.
Ad Adaisse nel pomeriggio è tornata la calma. Secondo quanto riferiscono le emittenti satellitari arabe, l'elicottero da combattimento israeliano che sorvolava lo spazio aereo libanese si è ritirato e non si registrano più bombardamenti da entrambe le parti. In precedenza l'esercito israeliano aveva chiesto, attraverso degli altoparlanti parlando in lingua araba, ai militari libanesi di dare vita a un cessate il fuoco per portare in salvo i militari feriti.
Secondo quanto ricostruito dal generale Giuseppenicola Tota, comandante del settore ovest e del contingente italiano a Tibnin, in Libano, tutto sarebbe nato dal tentativo dei militari israeliani di tagliare alcuni alberi presso la 'blue line' per installare delle telecamere. Questo tentativo ha provocato l'intervento dei militari libanesi e un successivo scontro a fuoco prima con armi leggere e poi con il coinvolgimento di carri armati israeliani. Quanto al lancio di razzi, secondo il generale Tota sarebbe avvenuto da parte di un elicottero libanese.
Intanto è scambio di accuse tra i due paesi. Il premier libanese Saad Hariri ha condannato l'''aggressione'' israeliana contro il Libano, la ''violazione della sovranità libanese'' e la ''scandalosa violazione della risoluzione Onu 1701''. Il primo ministro, si legge in una nota del suo ufficio, ha chiesto ''alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale di assumersi le proprie responsabilità e di fare pressione su Israele affinché blocchi le sue aggressioni''.
Hariri, in vacanza in Sardegna, ha avuto colloqui telefonici con il presidente libanese Michel Suleiman, con il comandante dell'Esercito, il generale Jean Qahwaji, e con il comando di Unifil (la forza Onu dispiegata nel sud del Paese dei Cedri). La risoluzione Onu 1701 nell'estate del 2006 ha posto fine alle ostilità in Libano tra i militari israeliani e i miliziani sciiti di Hezbollah dopo 34 giorni di combattimenti.
Ma ''Israele ritiene il governo libanese responsabile del serio incidente e minaccia ripercussioni se queste violazioni continueranno''. E' quanto si legge nel comunicato diffuso dal ministero degli Esteri israeliano. "Israele considera l'attacco alle forze IDF che agiscono in coordinamento con l'Unifil lungo la regione di confine come una violazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza'' delle Nazioni Unite, prosegue il comunicato. Si tratta, ritiene Israele, di ''una lunga serie di violazioni, prima delle quali è il massiccio rifornimento di armi a Hezbollah nel sud del Libano''.
Il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman ha quindi chiesto all'ambasciatore dello Stato ebraico presso le Nazioni Unite, Gabriella Shalev, di presentare un richiamo ufficiale contro il Libano presso il Consiglio di sicurezza Onu. Consiglio che si riunirà a porte chiuse per discutere degli scontri
''Al fianco del Libano contro questa aggressione israeliana" si è schierato il presidente siriano, Bashar al-Assad, così come l'Egitto. "Esprimo la solidarietà nei confronti del governo libanese, impegnato a far fronte alle violazioni israeliane della sua sovranità territoriale" ha affermato il ministro degli Esteri egiziano, Ahmad Abul Gheit, nel corso di una telefonata odierna con Hariri. E anche La Lega Araba ha condannato le ''violazioni israeliane'' contro il Libano.
"Non c'erano elementi precisi per far presagire quanto accaduto" ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, anche perché la scintilla è stata "occasionale". L'azione delle forze Unifil in Libano, ha aggiunto, in questi anni ha "bloccato la situazione e impedito che degenerasse, ma rimane una situazione precaria". Per La Russa, "continua a mancare il passo finale che non spetta ai militari ma ai soggetti protagonisti", ed è proprio a loro che il ministro si rivolge: ''Capiscano che la nostra presenza non è a tempo indeterminato".

Articlolo scritto da: Adnkronos