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Piano ‘Affitti in nero’ a Firenze e Provincia, evasi oltre 557mila eur

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Piano ‘Affitti in nero’ a Firenze e Provincia, evasi oltre 557mila eur

Arezzo – Il Comando Provinciale di Firenze ha recentemente portato a termine, un piano di controllo del settore immobiliare finalizzato all’emersione dei canoni di locazione in nero. Il piano ha riguardato tutto il territorio provinciale, con una particolare attenzione alla città di Firenze, ove è presente un più ampio mercato delle locazioni immobiliari.

I controlli sono partiti da un’attenta analisi dei dati delle banche telematiche istituzionali e di controllo del territorio. Importante è anche l’interscambio di dati con gli enti territoriali (Comuni – Università) e le altre Forze di Polizia.

L’attività ispettiva ha permesso di constatare un’evasione di oltre € 557.000 tra imposta di registro (€ 20.400) e omessa indicazione in dichiarazione dei redditi dell’affitto percepito da parte del locatore (€ 536.600).

Le irregolarità hanno riguardato, in varia misura:
– la mancanza di contratto e la corresponsione del canone di locazione totalmente “in nero” (in contanti);
– la presenza di un contratto, regolarmente registrato, per un importo molto basso mentre il relativo pagamento (circa il doppio di quanto registrato) avviene “in nero”;
– la presenza di un regolare contratto il cui introito non viene dichiarato al fisco.

Quest’ultima situazione si è riscontrata soprattutto con i contratti stipulati con studenti universitari che hanno diritto ad un contributo fisso da parte dell’università. Il contratto è stipulato per un canone mensile pari alla somma massima riconosciuta dall’università. La restante parte viene pagata in nero.
In alcune situazioni è stata riscontrata la presenza di un contratto di “comodato d’uso” (gratuito) con l’affitto pagato in nero. Questi casi, basati sul rapporto fiduciario, sono, ovviamente, ad alto rischio in quanto nell’ipotesi di morosità il proprietario non ha la possibilità di far valere giuridicamente il proprio credito.

In Firenze i controlli hanno permesso di individuare 35 situazioni di affitti completamente “in nero”. Gli immobili sono situati indistintamente in ogni zona della città (Centro Storico, Oltrarno, Firenze Sud, Indicatore, Romito, Galluzzo, Castello) e sono, per la maggior parte dei casi, concessi a studenti universitari o lavoratori non residenti (impiegati per lavoro a tempo determinato o per un breve periodo nel capoluogo toscano). Le locazioni hanno riguardato, per lo più, camere situate in uno stesso immobile o monolocali e bilocali. Il costo di ogni singola camera è risultato molto variabile a seconda dell’ubicazione (vicinanze università, ospedale, centro) e dello stato dell’immobile. Si oscilla da € 200/300 a € 500/600 per le camere mentre per i mono e bilocali si va da € 400/500 ad € 1.200/1.300.

Sono stati individuati diversi soggetti proprietari di più immobili (principalmente monolocali e bilocali) siti in Firenze e Provincia (Signa – Sesto Fiorentino) che affittavano, con un elevato turn over, immobili vetusti e non ristrutturati a studenti, pensionati, stranieri, disoccupati, operai a basso reddito.

In due casi è stata riscontrata l’illegittima detrazione fiscale del 19% degli interessi passivi per il mutuo della prima casa mentre nell’abitazione vi erano inquilini con affitto in nero.

Varie le nazionalità dei soggetti affittuari. Molti sono italiani, ma tra loro ci sono cinesi, albanesi, rumeni, cingalesi. I locatori, invece, sono tutti di nazionalità italiana.

Gli altri controlli hanno interessato le principali zone della Provincia: Valdisieve (7 controlli di cui 4 irregolari svolti in Empoli e Montelupo) e Mugello (3 controlli tutti irregolari svolti in Vicchio – Firenzuola).

Il proprietario che non registra il contratto e non dichiara i redditi provenienti da locazioni di immobili rischia l’accertamento dell’imposta evasa (II.DD. e Imposta di registro) con la sanzioni amministrative il cui ammontare può variare:
– dal 200% al 400% per cento della maggiore imposta dovuta ai fini II.DD.;
– dal 120% al 240% della maggiore imposta di registro evasa.
Inoltre è prevista, nel caso di mancanza di un contratto regolare, la presunzione (salvo documentata prova contraria) dell’esistenza del rapporto di locazione per i quattro periodi di imposta antecedente a quello in corso. In questi casi l’importo su cui pagare l’imposta è calcolato sul 10% del valore catastale dell’immobile. In Firenze tale presunzione è scattata in 5 casi.