Pechino – (Adnkronos/Dpa) – Il governo di Pechino ha cancellato la visita in Cina della ministra norvegese della Pesca, Lisbeth Berg-Hansen, in segno di protesta per l'assegnazione da parte del Comitato del Nobel a Oslo del premio Nobel per la pace al dissidente cinese in carcere Liu Xiaobo. Ad annunciarlo è stata l'amittente NRK a Oslo, precisando che la cancellazione della visita è stata confermata tanto da fonti ufficiali cinesi, quanto dall'ambasciata di Norvegia a Pechino.
Resta intanto agli arresti domiciliari la moglie di Liu Xiaobo, che venerdì ha ricevuto il Premio Nobel per la pace. Liu ha dedicato il suo premio ai 'martiri di Tienanmen', come ha riferito la stessa consorte, Liu Xia. La polizia controlla gli accessi all'abitazione della donna, respingendo qualsiasi estraneo si avvicini. La polizia ha confinato Liu Xia nella sua abitazione da quando, ieri sera, è rientrata dalla città di Jinzhou, nel nord-est del paese, dove Liu Xiaobo sta scontando una condanna a 11 anni di carcere per 'sovversione'. Intanto si è appreso che la polizia ha impedito un funzionario dell'Unione Europea incaricato di portare a Liu Xia un messaggio di congratulazioni per il Nobel al marito da parte del presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso. "Il presidente Barroso -ha riferito all'agenzia tedesca Dpa il funzionario, il cui nome non viene citato – di portare questo messaggio alla sua famiglia". Secondo il funzionario, "non è stata fornita alcuna spiegazione" per il divieto di accadere all'abitazione.
Critiche alla risposta di Pechino al conferimento del premio Nobel per la pace al dissidente cinese Liu Xiaobo sono arrivate dal capo spirituale dei tibetani in esilio, il Dalai Lama. Il governo cinese, riferisce l'agenzia Kyodo citando il Dalai Lama dall'aeroporto di Tokio Narita "non apprezza assolutamente alcuna opinione diversa". Per il Premio per la pace nel 1989, incamminarsi in direzione di una società aperta e trasparente "è l'unica soluzione per salvare l'intero popolo cinese", ma alcuni "sostenitori di una linea dura" tra i dirigenti sono chiusi in "un modo di pensare retrogrado". Il Dalai Lama si era congratulato subito con Liu Xiaobo alla notizia della scelta del vincitore del Premio Nobel.
Articlolo scritto da: Adnkronos