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Mostra di Lucci alla Galleria Comunale di Arte Contemporanea

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Mostra di Lucci alla Galleria Comunale di Arte Contemporanea

Arezzo – Da sabato 18 settembre, con inaugurazione alle 18, la Galleria Comunale di Piazza San Francesco ospita una nuova mostra di Raffaello Lucci organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Arezzo. “Wandering Walls” è il titolo dell’esposizione che comprende grafica e pittura del pittore aretino e che seguirà il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20, il sabato e la domenica oltre al pomeriggio rimarrà aperta anche dalle 10 alle 13. Fino a giovedì 7 novembre con ingresso libero.
“Torna un grande artista – sottolinea l’assessore alla cultura Camillo Brezzi – e ne siamo onorati. Primo perché ripropone uno stile di grande suggestione, pennellate e colori che danno una cifra unica alla sua pittura. Secondo perché, stavolta, Lucci mi sembra sia andato veramente oltre: non che nella sua precedente produzione mancassero spunti sul senso della vita e sul futuro dell’uomo ma i ragionamenti e le riflessioni che stanno dietro a questi quadri, a queste acqueforti, a questi graffiti, sono davvero di grande profondità esistenziale”.
A proposito di colori è da rimarcare come sia lo stesso Raffaello Lucci a realizzarli grazie a un procedimento chimico in grado di riportarli alla loro essenzialità. Colori che sembrano poi invadere le sale, estendersi oltre le dimensioni dei dipinti lasciati volutamente senza cornice.
Ed entriamo nel vivo di “Wandering Walls”, anzi “saliamo a bordo” di questa mostra-viaggio, distinta nelle sezioni “Shutters” e “Graffiti”: immaginiamo infatti un treno che, al posto dei finestrini delle carrozze, ha quadri chiusi da ante apribili da ipotetici viaggiatori.
“Il fatto che ogni quadro sia chiuso da pannelli imitanti muri, sui quali quindi è possibile aprire finestre – spiega Raffello Lucci – rimanda all’aspetto formale e concettuale di tutti i miei lavori, al pensiero costituente e portante che sta dietro al mio percorso artistico: il quadro come vero e proprio muro, materialmente costituito da intonaco, antistante una seconda dimensione metafisica, spirituale, sul quale esprimere, attraverso segni, graffi e colori, la contemporaneità”.
Nella sezione Shutters, concernente il treno, ogni “finestrino” è dedicato a un personaggio, l’incontro con il quale in ambito umanitario, letterario, scientifico, artistico ha formato il pensiero, gli ideali, le scelte possibili, la visione della vita di Lucci: da Freud ad Einstein, da Darwin a Ipazia, da Camus a Proust, da Rembrandt a Leonardo.
“Tre sono le carrozze che compongono il treno – prosegue l’artista – individuabili dalle acqueforti poste in testa e in coda a ogni vettura, al posto dei vetri delle porte di salita e di discesa delle stesse. Le incisioni, realizzate per l’espressività propria che questo mezzo grafico consente, vogliono rappresentare ciò che dai vetri si vede, riferendosi al visibile contemporaneo in piena irradiazione comunicativa, ai suoi segni continuamente portati e indotti sulla parete del quotidiano, dove il tempo, peraltro, esplica la sua funzione erosiva e disgregante, ancor più attiva nel provvisorio”.
Per rendere completo questo viaggio, durante il quale scorrono vedute e riflessioni suggerite appunto dai personaggi, occorrevano le stazioni. Ecco, quindi, nella seconda sezione della mostra, Graffiti, il territorio attraversato, con le sue fermate su tematiche cardini del viaggio stesso, della vita.
“In linea e in accordo sotto l’aspetto formale e contenutistico – conclude Lucci – Graffiti si riallaccia e aggiunge luoghi all’omonima sezione della precedente esposizione ‘Walls’, ospitata sempre dalla galleria comunale nel 2008. Da questa è infatti partita e si è chiarificata l’idea progettuale di ‘Wandering Walls’: muri non più statici ma erranti, nomadi”.