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Maxi blitz contro ‘ndrangheta: 300 arresti

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Maxi blitz contro ‘ndrangheta: 300 arresti

ROMA – E' scattata all'alba di oggi la più imponente operazione contro la 'ndrangheta degli ultimi anni, che ha portato all'arresto di 300 persone, tra cui, come annunciato dal presidente del Senato Renato Schifani, il numero uno delle cosche calabresi Domenico Oppedisano.
Tremila uomini tra carabinieri e polizia sono stati impegnati nell'operazione condotta in Calabria e in diverse località dell'Italia settentrionale. I provvedimenti restrittivi scaturiscono da complesse indagini coordinate dalle Procure Distrettuali Antimafia di Milano e Reggio Calabria. Per gli arrestati le accuse vanno, a vario titolo, dall'associazione di tipo mafioso, al traffico di armi e stupefacenti, dall'omicidio all'estorsione e all'usura. I settori 'tradizionali' in cui investe la 'ndrangheta, capace di ripulire il denaro sporco investendo in ristoranti, imprese edili o commerciali, spesso intestate a prestanomi.
'Il crimine' è il nome dato dagli investigatori all'operazione che colpisce le più importanti famiglie della 'ndrangheta delle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone, nonché le loro proiezioni extraregionali ed estere. Destrutturate di fatto le cosche egemoni nel capoluogo reggino, nella fascia ionica ed in quella tirrenica, tra cui i Pelle di San Luca, i Commisso di Siderno, gli Acquino-Coluccio e i Mazzaferro di Gioiosa Ionica, i Pesce-Bellocco e gli Oppedisano di Rosarno, gli Alvaro di Sinopoli, i Longo di Polistena, gli Iamonte di Melito Porto Salvo.
Oltre a Oppedisano, in manette è finito Pino Neri, boss della 'ndrangheta in Lombardia, accusato anche di avere convogliato voti elettorali su indicazione di Antonio Chiriaco, 51enne direttore sanitario della Asl di Pavia finito all'alba in carcere e immediatamente sospeso dall'incarico, a favore del deputato del Pdl Giancarlo Abelli, il quale non è indagato e risulta estraneo alla vicenda.
Secondo le indagini, il boss avrebbe dato vita a una organizzazione diversa dalla classica struttura 'ndranghetistica, una specie di organo di coordinamento verticistico. La centralità della struttura costituita nella regione del Nord sarebbe testimoniata anche dal nome dato all'organizzazione, 'La Lombardia'. Arrestato anche Francesco Bertucca, imprenditore edile del pavese e Rocco Coluccio, biologo e imprenditore residente a Novara. Nell'inchiesta risulterebbero indagati anche l'assessore comunale di Pavia Pietro Trivi, con l'accusa di corruzione elettorale, e l'ex assessore provinciale milanese Antonio Oliviero che deve rispondere di corruzione e bancarotta.
Oliviero sarebbe stato in rapporti con l'imprenditore Ivano Perego, arrestato per associazione mafiosa, e responsabile della Perego Strade, controllata, secondo gli investigatori, dalla famiglia malavitosa Strangio, la stessa coinvolta nella strage di Duisburg. Tra gli indagati anche quattro carabinieri di Rho, comune alle porte di Milano. Tre militari rispondono di corruzione, uno è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Nel corso dell'operazione sono state eseguite 55 perquisizioni e sequestri di beni immobili, quote societarie e conto correnti il cui valore è ancora da quantificare. Dalle indagini è emerso come la 'ndrangheta, dopo un lento processo evolutivo abbia raggiunto una nuova configurazione organizzativa, in grado di coordinare le iniziative criminali delle singole articolazioni. E' stato documentato tecnicamente come le cosche della provincia di Reggio Calabria costituiscano il centro propulsore delle iniziative dell'intera organizzazione mafiosa, nonché il punto di riferimento di tutte le proiezioni extraregionali, nazionali ed estere.
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, si è congratulato con il capo della Polizia-Direttore generale della Pubblica Sicurezza Antonio Manganelli, e con il Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, "per l'eccezionale operazione antimafia condotta oggi in varie regioni d'Italia". ''Si tratta in assoluto – afferma Maroni – della più importante operazione contro la 'ndrangheta degli ultimi anni, che oggi viene colpita al cuore del suo sistema criminale sia sotto l'aspetto organizzativo che quello patrimoniale. Gli eccellenti risultati conseguiti in questi ultimi mesi contro la mafia sono il frutto di una costante ed efficace opera di coordinamento tra le Forze di polizia e la magistratura, tutte impegnate in modo straordinario nell'azione di contrasto alla criminalità organizzata''.