Home Cultura e Eventi Cultura ‘Luna e l’altra’ (1996) la presentazione a cura di Iaia Forte

‘Luna e l’altra’ (1996) la presentazione a cura di Iaia Forte

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AREZZO – Primo prestigioso ospite nell’ambito della rassegna “Cuori ribelli”, organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Arezzo in collaborazione con Cineforum 2 e Sentieri Selvaggi: mercoledì 20 gennaio sarà l’attrice di teatro e di cinema Iaia Forte a presentare “Luna e l’altra” (1996) di Maurizio Nichetti, pellicola della quale è protagonista. L’incontro si svolgerà all’Arena Eden dalle 21.
Iaia Forte interpreta il ruolo di una maestra elementare nella Milano del 1955. Ottime recensioni avevano accompagnato la sua recitazione sia da parte di riviste specializzate come “Ciak” sia da parte della critica giornalistica. E proprio per “Luna e l’altra”, Iaia Forte quell’anno vinse il Nastro d’Argento (ex-aequo con Virna Lisi) e il Ciak d’Oro.
Dopo essersi diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, l’attrice napoletana si è fatta conoscere soprattutto dall’inizio degli anni ’90 legando spesso il suo nome a quello di Peppi Corsicato, con il quale ha lavorato in “Libera” (1993), “I buchi neri” (1995), l’episodio “La stirpe di Iana” di “I vesuviani”(1997), “Chimera” (2001) e nel recente “Il seme della discordia” (2008) e ha spesso portato sullo schermo delle figure sospese tra il melodramma e il grottesco, intense e astratte, simili alle donne del cinema di Almodóvar. Ha poi collaborato, tra gli altri, con Mario Martone (“Rasoi”, 1994; “Teatro di guerra”, 1998), Marco Risi (“Tre mogli”, 2001), “Renato De Maria (“Hotel paura”, 1996; “Paz”, 2002) e soprattutto è stata protagonista dell’ultimo film diretto da Marco Ferreri, “Nitrato d’argento” (1996). Recentemente si è vista in “Notturno bus” (2007) di Davide Marengo, “No Problem” (2008) di Vincenzo Salemme e “Tris di donne & abiti nuziali” (2009) di Vincenzo Terraciano.
Molto intensa anche la sua attività teatrale dove è stata protagonista di spettacoli tra i più apprezzati dalla critica negli ultimi anni e si è messa in luce, nei suoi numerosi lavori, con Leo De Berardinis (“Hadd’a passà a nuttata” da De Filippo), Mario Martone con la versione teatrale di “Rasoi” e con i grandi Toni Servillo e Luca Ronconi. Un testo di Testori, infine, “Erodiade”, l’ha portata a confrontarsi con la regia. “Della drammaturgia di Testori – ha sottolineato Iaia Forte – mi ha colpito innanzi tutto il suo universo che è qualcosa di molto materico, fatto di odori e colori. Perché non è solo letteratura o teatro, è piuttosto ciò che si scatena sensorialmente”.