Home Nazionale Lavoro: dall’industria ai trasporti, le vertenze calde del 2011

Lavoro: dall’industria ai trasporti, le vertenze calde del 2011

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Roma (Labitalia) – Le grandi partite industriali e quelle dei trasporti, tra qualche buona notizia e molti nodi ancora da sciogliere. Sul fronte del lavoro, il 2011 si appresta a ricevere una difficile eredità dal 2010: quella delle vertenze irrisolte nell'anno che sta per chiudersi. Un fardello particolarmente pesante, se solo si pensa che in cima alla lista dei casi ancora aperti c'è la vicenda Fiat, con un carico di alta tensione e conflittualità. L'appuntamento 'clou' di gennaio sarà il referendum sull'accordo sul piano di rilancio dello stabilimento di Mirafiori, siglato il 23 dicembre. La data della consultazione verrà fissata a breve e, dopo la riapertura della fabbrica il 10 gennaio, dovrebbe tenersi entro la seconda decade del mese. Tra le principali vertenze c'è quella che interessa la Vinyls, avviata a una soluzione positiva dopo anche forme di protesta estreme dei lavoratori a difesa del proprio posto di lavoro. Prima di Natale, il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ha illustrato ai sindacati nazionali e alle istituzioni locali interessate l'accordo raggiunto tra Eni e il fondo svizzero Gita per la cessione degli asset necessari a completare il ciclo del cloro. Si tratta dell' operazione preliminare all'acquisizione degli impianti Vinyls L'ultimo scorcio dell'anno ha portato buone notizie anche per la vertenza Basell. Il ministro Romani ha informato i sindacati della ripresa dei contatti tra Basell e Novamont per l'acquisizione degli impianti del polo chimico di Terni e che, agli incontri dei prossimi giorni, parteciperà Basell Europe. Invece si cerca ancora una soluzione per la vertenza Omsa. La situazione del sito di Faenza, che rischia la delocalizzazione delle attività in Serbia, si presenta difficile e complessa. Come spiega Salvatore Barone, coordinatore del dipartimento settori produttivi della Cgil, pesano le resistenze che la Golden Lady, proprietaria dell'impianto, ha posto in questi mesi, nel corso della trattativa. Un altro settore in affanno è quello della cantieristica. La vertenza Fincantieri ha conosciuto, in questi mesi, momenti di forte tensione e di mobilitazione e scioperi nei diversi cantieri. Il tavolo sulla navalmeccanica, convocato a fine ottobre da Romani, è stato giudicato deludente dai sindacati, che denunciano unasituazione drammatica e che chiedono indicazioni certe sulla commesse, nel prossimo futuro. Altra vertenza calda è quella della Eaton. La multinazionale americana di componentistica per auto, ha mandato in mobilità 304 operai del sito di Massa Carrara, e non ha accolto una soluzione, proposta dal comune di Massa. Invece, una soluzione positiva è arrivata per la vertenza Indesit. Dopo mesi di trattative ed incontri, è stato firmato l'accordo secondo cui il grande gruppo di elettrodomestici si impegna ad investire 120 milioni di euro per rafforzare le sue strutture produttive di Caserta e Fabriano, dove sara' concentrata l'attività trasferita rispettivamente dagli stabilimenti di Brembate (Bergamo) e Refrontolo (Treviso).

Articlolo scritto da: Adnkronos