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‘Gli ultimi cinque minuti’ in scena al Teatro Rosini di Lucignano

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‘Gli ultimi cinque minuti’ in scena al Teatro Rosini di Lucignano

LUCIGNANO – Un uomo che avesse una teoria riguardo a una forma patologica di amore e che le avesse dato il proprio nome, come uno sposo all'altare, doveva di certo poter rivelare, magari suo malgrado, qualcosa sulla natura dell'amore in sé. Perché esistesse una patologia, doveva esserci un concetto implicito di amore sano. La sindrome di De Clérambault era l'oscuro specchio deformante nel quale si rifletteva alterato il mondo radioso di amanti il cui sconsiderato abbandono era considerato sano. L'amore ossessivo non corrisposto, viene definito sindrome di de Clérambault e la sua caratteristica principale è una fissazione amorosa non corrisposta. All’amore inizialmente non corrisposto è dedicato lo spettacolo “Gli ultimi cinque minuti” di Aldo De Benedetti che mercoledì 10 marzo, alle ore 21,30 andrà in scena al Teatro Rosini di Lucignano con la regia di Roberto Ciofini. Renata e Carlo s'incontrano per caso, mentre entrambi visitano lo stesso appartamento da affittare: ciascuno dei due, deciso ad avere per sé l'appartamento, rivendica diritti di precedenza. Mentre aspettano il proprietario, incominciano a parlare tra loro e Renata accenna alla sua vita di ragazza moderna, indipendente, che vuol vivere del proprio lavoro: essa infatti vuole l'appartamento per installarvi una sartoria. Il suo modo di fare e di parlare colpisce Carlo, che è un ricco industriale, ed egli le propone di prendere l'appartamento in comune per viverci insieme. Renata rifiuta, ma poi ci ripensa, ed è disposta ad accettare la proposta, che le consentirebbe di vivere per un certo tempo senza preoccupazioni. Ma ora Carlo ritira la primitiva proposta: sempre più affascinato, chiede a Renata di divenire sua moglie. Ella accetta, ma pone una condizione: Carlo deve prometterle di lasciarla libera, s'ella un giorno dovesse incontrare il grande amore. I due si sposano e sono apparentemente felici; ma Carlo, sempre più innamorato della moglie, è sempre in apprensione e si di da fare per scoraggiare le eventuali simpatie di Renata per quelli che la corteggiano. Ma un giorno egli comprende che Renata, uscita nel pomeriggio, si è recata ad un appuntamento in casa di un dongiovanni, che le fa una corte assidua. Mentre Renata, già pentita di avere accettato l'appuntamento, sta per lasciare la casa del dongiovanni, ella riceve una telefonata di suo marito, che servendosi di un banale pretesto, vuole soltanto farle sapere che egli controlla le sue mosse. Renata, offesa dal comportamento del marito, vorrebbe lasciarlo; ma i due, dopo una lunga spiegazione, si riappacificano. Renata ha compreso di essere innamorata di suo marito.

Aldo De Benedetti è stato uno tra i più importanti esponenti del teatro d'evasione nel periodo fra le due guerre. Cominciò a scrivere molto giovane sia per il teatro sia per il cinema. Il successo gli arrise tra il 1930 e il '38, quando fornì un vasto repertorio agli interpreti della commedia sentimentale (suoi lavori vennero portati sulle scene, tra gli altri, da Falconi, Tofano, De Sica e Merlini). Di origine ebrea, le leggi razziali del regime fascista lo obbligarono al silenzio. Dal 1938 si dedicò al cinema, anche se il suo nome non poté comparire nelle locandine dei film. Tornò al teatro solo dopo la fine della guerra con commedie di stile pirandelliano (Sbaglio di essere vivo, 1945; L'armadietto cinese , 1947; Gli ultimi cinque minuti, 1951; Buonanotte Patrizia, 1956; Il libertino, 1960; Paola e i leoni, 1971). Notevole fu la sua attività di sceneggiatore per il grande schermo, dove si cimentò con successo nello stile dei `telefoni bianchi'.

Roberto Ciofini inizia sin da piccolo a seguire corsi di recitazione. Ha partecipato a corsi di formazione professionale organizzati dalla provincia di Arezzo per operatori sociali teatrali e dal comune di Bibbiena per produttori teatrali. Collaboratore e organizzatore di numerose Rassegne e Festivals ad Arezzo e provincia, dal 1997 ad oggi svolge un'attività di collaborazione e insegnamento presso scuole pubbliche e private di laboratori teatrali. E' insegnante di teatro alla scuola di danza "Let me Dance" dall'anno accademico 2004-2005.