Home Sport Genova, guerriglia degli ultrà serbi Viminale: ‘Evitata una tragedia’

Genova, guerriglia degli ultrà serbi Viminale: ‘Evitata una tragedia’

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Genova – (Adnkronos/Ign) – Diciassette tifosi serbi arrestati, tra cui il giovane considerato il responsabile principale dei disordini, 35 segnalati a piede libero, 138 identificati, 14 feriti, numerosi petardi e candelotti fumogeni sequestrati. E' questo il bilancio della notte di scontri tra ultras serbi e forze dell'ordine a Genova in occasione della partita di calcio Italia-Serbia, sospesa dall'arbitro dopo sei minuti di gioco a causa delle intemperanze di un gruppo di tifosi ospiti. Prima dei disordini allo stadio, il gruppo di ultras era stato caricato dalla polizia in via XX Settembre e in piazza Brignole e aveva tentato l'assalto al pullman della propria squadra. L'Uefa ha chiesto alla Federcalcio italiana l'acquisizione delle immagini. I video che la Figc metterà a disposizione vanno ad integrare i riferti dell'arbitro e del delegato della Uefa. L'organismo presieduto da Michel Platini ha annunciato ufficialmente l'apertura di un'inchiesta.
Dal Viminale fanno sapere che il ''comportamento responsabile'' delle forze di polizia in occasione dei disordini ''ha consentito di evitare una possibile tragedia''. E' quanto sottolineano fonti del Viminale, rilevando che non emergerebbero responsabilità da parte delle forze dell'ordine.
Ma, secondo quanto sostiene Ivica Dacic, ministro degli Interni serbo, "la polizia italiana poteva far meglio". Il ministro rimanda così al mittente le critiche: le autorità italiane ''non avrebbero dovuto permettere ai tifosi di entrare allo stadio portando quelle cose, a Belgrado non sarebbe accaduto" sostiene Dacic. Secondo il ministro, la polizia italiana non ha chiesto informazioni sugli hooligans che avrebbero raggiunto Genova per l'incontro. "E' stata una nostra iniziativa, abbiamo comunicato loro il numero dei tifosi in partenza e l'itinerario che avrebbero seguito".
A detta di Dacic le forze dell'ordine non avrebbero inoltre contrastato in modo efficace un "piccolo numero" di teppisti. Il ministro offre poi "piena assistenza" alle autorità italiane nelle indagini per identificare tutti i responsabili degli scontri. Le autorità serbe, fa sapere, indagheranno sull'aggressione subita dal portiere Vladimir Stojkovic prima dell'incontro.
La Serbia porge comunque le sue scuse al popolo italiano per i gravi disordini. A dirlo è l'ambasciatore di Serbia a Roma, la signora Sanda Raskovic-Ivic, interpellata dall'ADNKRONOS. "Quanto accaduto a Genova – ha dichiarato – è una disgrazia, un vero incubo. Io e tutti noi serbi ci vergogniamo molto. Colgo l'occasione per inviare al popolo italiano le scuse dell'ambasciata, del governo e del popolo di Serbia per quanto accaduto". L'ambasciatore ha tuttavia sottolineato che "questi sono ultras delinquenti non rappresentano in alcun modo il popolo serbo".
Alla domanda di come sia stato possibile che questi facinorosi siano arrivati fino a Genova, Raskovic-Ivic è rimasta cauta. "Non so proprio come sia stato possibile. Ma questa è una questione che riguarda le polizie dei due Paesi". Da parte sua il ministro degli Esteri Franco Frattini fa sapere di aver ricevuto "scuse formali a nome del governo serbo" in una telefonata con il suo collega di Belgrado Vuk Jeremic. "La Serbia è vittima di questi gruppi criminali" ha detto Frattini ai giornalisti, sottolineando che sono loro che "si sono coperti di vergogna" e non la Serbia, "un Paese che noi aiutiamo ad andare verso l'Europa". Da parte del governo serbo c'è un "impegno fortissimo" per la cattura di questi criminali che dovranno ricevere "pene esemplari".
Intanto il ministro degli Esteri serbo, Vuk Jeremic, ha assicurato che ''il governo serbo, una volta accertate le singole responsabilità, non esiterà ad adottare misure radicali nei confronti dei criminali che hanno provocato gli incidenti''. Lo rende noto la Farnesina. ''Jeremic – si legge inoltre nella nota – ha ribadito le scuse ufficiali del Governo serbo''.
E la stampa è unanime su quanto accaduto a Genova: "Nuovo Vergogna: i tifosi serbi fermano la partita Italia-Serbia". Con questo titolo il quotidiano serbo 'Blic' apre il suo sito web. "Il degrado del calcio serbo continua ad una velocità vertiginosa", aggiunge. "Alcuni tifosi hanno prima bruciato una bandiera albanese e poi distrutto seggiolini e vetrate del settore dove erano stati sistemati allo stadio Ferraris di Genova". Sulle conseguenze di questi gesti il giornale non si sbilancia ma il 3-0 a tavolino appare scontato. La stampa riserva attenzione anche alle "lacrime del capitano Dejan Stankovic". Il quotidiano Vesti-Online scrive: "I giocatori della nazionale serba sono rimasti delusi e amareggiati dal comportamento dei loro tifosi" e "neppure il capitano Dejan Stankovic è riuscito a placare gli animi".

Articlolo scritto da: Adnkronos