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‘Favoleggiando’ in scena ad Arezzo

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‘Favoleggiando’ in scena ad Arezzo

AREZZO – I bambini sono affascinati dal teatro, ma ne sono anche spaventati: dall'ambiente nuovo e misterioso, dai suoni, dalle luci, dalla convenzione stessa del teatro, dove una platea di persone è in ascolto di una storia. E se invece i bambini non fossero solo spettatori ma anche attori? Sabato 13 marzo, alle ore 17, nuovo appuntamento con “Favole a merenda”. Nella sede della Libera Accademia del Teatro di Arezzo Amina Kovacevich e Ilaria Violin saranno protagoniste di “Favoleggiando. Cappuccetto rosso, verde, giallo, blu e bianco…”, ma non saranno sole, insieme a loro i bambini che da semplici spettatori avranno l’occasione di contribuire con la propria personalità non solo al personaggio, ma anche all’evoluzione della trama. Amina Kovacevich, da sempre affascinata dall’incontro con i bambini, ha sviluppato un personale modo di coinvolgimento dei piccoli spettatori. Insieme alla collega Ilaria Violin, avvalendosi dell’esperienza maturata nel settore della didattica teatrale, non si limita infatti a narrare le storie, ma rende chi ascolta, protagonista assoluto dell’evento, facendolo interpretare personaggi, sperimentare effetti sonori, utilizzare semplici strumenti musicali. “Questo tipo di racconto attivo e partecipato – spiegano le due attrici – fa si che i bimbi siano i veri protagonisti dell’evento, a partire dalla scelta della storia, fino al momento finale che può essere anche molto diverso dall’originale della fiaba classica.” Lo spettacolo in scena sabato è ripreso dai racconti di Bruno Munari tratti da Cappuccetto Rosso dei Fratelli Grimm con gli elementi tipici della fiaba quali: la necessità di far visita alla nonna; la strada pericolosa da percorrere e una paura da vincere. Si differenziano però per i colori di Cappuccetto (verde, giallo, blu e bianco); lo scenario e il percorso da attraversare (bosco, città, mare, neve); il contenuto del cestino da portare alla nonna; l’aspetto del lupo e l’esito della storia. In Cappuccetto verde le sue amiche rane fanno scappare il lupo in cui rischiava di imbattersi. In Cappuccetto giallo la bambina attraversa la città e arriva incolume dalla nonna, grazie all’intervento dei suoi amici canarini. In Cappuccetto bianco la neve è così alta da non vedersi nulla neanche il lupo, di cui la bambina sente solo l’ululato, poiché ammalato per una indigestione di nonne e costretto a mangiare solo riso in bianco.