Budapest – (Adnkronos/Ign) – E' di quattro morti il bilancio delle vittime in Ungheria per uno sversamento di fanghi liquidi rossi, residui tossici della bauxite utilizzata per la produzione di alluminio, che minaccia diverse località nella zona occidentale del paese.
Questa mattina è stato trovato il corpo di un bambino di un anno; in precedenza un piccolo di tre anni era morto in casa a Kolontar, dove le abitazioni sono state invase da un milione di metri cubi di liquido caustico. L'incidente ha costretto il governo a dichiarare lo stato di emergenza in tre regioni. Stando all'ultimo bilancio della protezione civile, sette persone mancano all'appello. I servizi di soccorso hanno riferito di 120 feriti a Kolontar, un paese di mille abitanti. Sotto minaccia anche il villaggio di Devecser, con 5 mila abitanti, dove 230 abitazioni sono state sommerse dai fanghi.
Il sindaco Tamas Toldi ha riferito che 80-90 concittadini sono stati ricoverati in ospedale per le ustioni riportate.Gyorgy Bakondi, della Protezione civile, ha avvertito anche di un possibile rischio aggiuntivo, perché i fanghi rossi contengono materiali radioattivi. L'area coinvolta ha un'ampiezza di 40 chilometri quadrati, ma anche i fiumi Danubio e Raba sono a rischio contaminazione. Secondo il segretario di Stato all'ambiente, Zoltan Illes, è un disastro ambientale senza precedenti, sebbene diversi anni fa uno sversamento di fanghi rossi nel mare della Corsica abbia distrutto l'intera ecologia dell'area.

Articlolo scritto da: Adnkronos