Home Attualità Salute Dermatologi, cosmetici sotto l’albero? Le regole per doni sicuri

Dermatologi, cosmetici sotto l’albero? Le regole per doni sicuri

0
Dermatologi, cosmetici sotto l’albero? Le regole per doni sicuri

Roma (Adnkronos Salute) – Sotto l'albero profumi, trucchi e cosmetici non mancano mai. Prodotti che però, se non scelti bene, possono riservare anche qualche brutta sorpresa, trasformando un bel dono in una brutta esperienza, per gli effetti indesiderati sulla pelle. Lo spiegano i dermatologi dell'Istituto San Gallicano di Roma, che in occasione delle feste natalizie offrono i loro consigli per acquisti sicuri. "La nostra esperienza clinica dimostra – sottolineano gli specialisti – la sempre maggiore frequenza di effetti indesiderati dovuti alla presenza di sostanze potenzialmente tossiche introdotte nella formulazione o formatesi per reazioni tra gli ingredienti o per l'alterazione del prodotto. A queste si possono poi unire altre cause come l'associazione imprevista di vari cosmetici, l'abuso o l'uso improprio del prodotto ed infine fenomeni individuali di sensibilizzazione allergica". Da qui la necessità di scegliere bene cosa regalare. Ecco quindi le 'regole doro': 1) acquistare i cosmetici solo attraverso canali sicuri, facendo attenzione alla presenza dei marchi di qualità e in particolare leggere attentamente l'etichetta che deve essere conforme al nuovo Regolamento dell?Unione europea sui prodotti cosmetici, approvato nel marzo scorso. La normativa europea mira a garantire la sicurezza dei prodotti cosmetici e la tutela della salute dei consumatori. 2) I prodotti cosmetici devono avere l'etichetta che reca, in caratteri indelebili: il nome e il responsabile dell'azienda produttrice; la data di scadenza del prodotto o la dicitura 'usare preferibilmente entro'; le precauzioni particolari per l'impiego; la funzione del prodotto; l'elenco degli ingredienti. Per i prodotti importati è necessario, inoltre, specificare il Paese d'origine. 3) Tutti. ma in particolare coloro che già hanno avuto precedenti reazioni allergiche con cosmetici e i soggetti con cute sensibile, devono testare una minima quantità del prodotto su una piccola area (2 cm) del proprio avambraccio 2 volte al giorno per un paio di giorni. 4) Attenzione poi ai cosiddetti 'prodotti naturali' che, a differenza di quanto l'immaginario collettivo creda, non sono affatto sinonimo di 'sicuri'. I dermatologi ricordano che le reazioni cutanee ai cosmetici, in particolare nei giovanissimi che iniziano sempre prima a farne uso, sono in aumento rispetto agli anni precedenti. E il fenomeno, già di difficile misurazione, è sottostimato perché nella maggior parte dei casi le lesioni sono di scarso rilievo clinico e pertanto non vengono documentate. "Le dermatiti da contatto irritanti sono più frequenti di quelle allergiche – proseguono gli esperti – Rappresentano il 14% delle richieste dei nostri pazienti contro 7% delle allergiche, ma l'incidenza aumenta notevolmente se si considerano solo le dermatiti localizzate al volto. Il quadro clinico della dermatite dipende spesso da tipo di prodotto utilizzato, modalità e sedi di applicazione e dalla reattività individuale del soggetto. Altro aspetto importante da tenere in considerazione nel valutare gli effetti indesiderati dei cosmetici è rappresentato dai prodotti contraffatti che possono contenere sostanze non correttamente controllate e/o di scarsa qualità, sostanze che più facilmente sono in grado di provocare reazioni indesiderate. Precisano infine gli esperti: "Occorre distinguere la comunque tra pelle sensibile, ovvero la sensazione di fastidio che alcuni soggetti avvertono dopo l'applicazione dei cosmetici, ritenendo la propria cute più sensibile delle altre, dalla sindrome da intolleranza cosmetica, quadro più importante che si sviluppa dopo l'applicazione del cosmetico e che può provocare o una dermatite irritativa o da contatto o una fotoallergia. Questa sindrome può insorgere su una base di couperose o di dermatite atopica e spesso richiede particolari procedure diagnostiche e tempi lunghi di normalizzazione".

Articlolo scritto da: Adnkronos