Home Attualità Economia Caro-Affitti a Cortona, le botteghe fanno i conti

Caro-Affitti a Cortona, le botteghe fanno i conti

0
Caro-Affitti a Cortona, le botteghe fanno i conti

AREZZO – A Cortona diminuiscono i turisti e i residenti, ma continuano a salire gli affitti commerciali in centro storico. Dove si arriva a pagare un canone mensile addirittura di 1.500 euro per un locale di 50 metri quadrati.
A lanciare l’allarme è la Confcommercio. “Se continua di questo passo – dice il presidente della delegazione cortonese dell’associazione di categoria Luca Donzelli – i negozi tradizionali saranno costretti a dare forfait rinunciando agli spazi in centro storico. Poi, ci sarà l’avanzata di franchising o fast food, gli unici a potersi permettere costi tanto alti. Rischiamo di perdere quel patrimonio di piccole botteghe che rende vivace la città”.
La situazione è difficilmente inquadrabile. Vige infatti l’assoluta discrezionalità fra i proprietari degli immobili, che applicano i canoni senza neppure riferirsi ad uno standard dimensionale. Così, se il piccolo negozio di 50 metri quadrati arriva a costare anche 1.500 euro al mese, un locale di 100 metri quadrati può costarne “solo” 2.500. “I proprietari di immobili devono rendersi conto che sono parte di un sistema economico più ampio – sottolinea il presidente della Confcommercio cortonese – ma non siamo più ai livelli di un tempo, la ricchezza è diminuita un po’ per tutti e ne va preso atto. Altrimenti si rischia di innescare un circolo vizioso: i commercianti devono aumentare i prezzi per far fronte a caro-affitti e altre spese di gestione. Ma chi vuole che Cortona diventi una città dove i turisti sono vessati? A chi gioverebbe? Se Cortona venisse emarginata dai circuiti del turismo ci rimetterebbe tutta la Valdichiana”.

Che i turisti a Cortona siano diminuiti lo dicono anche i dati Apt sui primi otto mesi del 2009: -7,6% negli arrivi e –11,1% nelle presenze rispetto allo stesso periodo del 2008. “E anche i turisti che arrivano non hanno più il potere di spesa di una volta – precisa Luca Donzelli – in più, stanno diminuendo anche i residenti, visto che la questione degli affitti troppo alti tocca anche il settore residenziale. I giovani si spostano altrove, le famiglie con bambini si contano quasi sulle dita della mano. È chiaro che mancando i residenti vengono meno le condizioni per certe tipologie di negozi”. Vita dura, quindi, per chi vende i prodotti della spesa quotidiana, va un po’ meglio per pubblici esercizi, negozi di lusso e per quanti vedono nei turisti i clienti migliori. “In qualche fondo stiamo assistendo ad un turn over di imprese che non giova all’immagine della città. E circolano con insistenza voci sulla chiusura di alcune attività storiche”.

La Confcommercio passa dunque al contrattacco. “Ai protagonisti dell’economia locale chiediamo di fare attenzione al problema del caro-affitti, mettendo in atto proveddimenti utili a superarlo – chiede il presidente dei commercianti cortonesi – penso ad un tavolo di confronto fra autorità e proprietari per calmierare il costo degli affitti commerciali, oppure a contributi a fondo perduto per aiutare i locali storici. Ma basterebbe anche ridurre i tributi locali a chi paga costi esagerati”. L’importante è agire subito. Prima che Cortona diventi una città da cartolina.