Arezzo – Dichiarazione del consigliere comunale Stefano Baldi: «Il voto del Consiglio Comunale sulla aggregazione industriale tra la Coingas e le omologhe Consiag di Prato e Intesa di Siena dimostra le cose che sostengo da tempo: la prima è che la Giunta comunale porta in Consiglio pratiche quasi concluse, esautorando il ruolo di quest’ultimo. È incomprensibile non avere costruito all’interno dell’aula un percorso politicamente condiviso per una scelta tanto importante per l’economia locale e per i cittadini. Riteniamo una mancanza di rispetto, pensare che il Consiglio Comunale possa essere utilizzato come strumento notarile di pedissequo avallo amministrativo.
Non creda questa maggioranza che l’odierno passaggio politico annulli il livello della nostra attenzione sulla vicenda gas ed energia. Vigileremo affinché, questo logico accorpamento, non sia preludio per l’ennesimo depauperamento della ricchezza industriale aretina. Cercheremo di impedire che anche per il gas la sinistra toscana centralizzi su Firenze il business con un’unica società. Qui non c’è centrosinistra o centrodestra, qui conta solo Arezzo che ha già subito la perdita di ogni forma di controllo e potere decisionale sui settori del trasporto pubblico e della sanità.
Arezzo deve dire no a che Firenze diventi capofila anche dell’energia. Questa eventualità è stata per ora scongiurata dall’ottimo lavoro degli uffici comunali che hanno salvaguardato il ruolo di Coingas nell’ambito dell’accordo industriale. La politica saprà fare altrettanto?
E a proposito di politica, ecco l’ultima cosa da rimarcare: il numero legale in Consiglio Comunale è stato garantito non certo dalla maggioranza ma dal senso di responsabilità del sottoscritto.»