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Baldi: ‘Biblioteca Primo Levi, la sinistra la lascia morire’

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Baldi: ‘Biblioteca Primo Levi, la sinistra la lascia morire’

AREZZO – Sulla Biblioteca Primo Levi, presso l’istituto per geometri Fossombroni, il cui patrimonio ammonta a 22.000 volumi di carattere tecnico-scientifico e che è frequentata da oltre 17.000 persone all’anno, intendo innanzitutto rimarcare che si tratta di un bacino culturale importante per la città. Tuttavia i suoi problemi sono vari: la Biblioteca Città di Arezzo si era impegnata per due addetti che integrando gli esistenti avrebbero consentito l’apertura anche pomeridiana al momento inesistente. Per adesso non ne abbiamo visto alcuno. Sempre la Biblioteca Città di Arezzo si era impegnata all’acquisto di nuovi libri, cosa che non è avvenuta.
La Provincia aveva formalmente promesso la copertura economica di riscaldamento, illuminazione, telefono e cancelleria. Nulla è stato fatto.
Adesso, con il piano parcheggi del Comune la misura è colma: infatti, si aggiungono la soppressione dei limitrofi posti auto gratuiti e la costruzione del nuovo parcheggio Mecenate che, nella speranza di far cassa, non favorirà la facile fruizione della Biblioteca Primo Levi.
Se la destra taglia i finanziamenti alla cultura, la sinistra aretina la lascia morire. Quand’è che provincia e Biblioteca Città di Arezzo faranno fronte agli impegni presi? L’auspicio è che almeno il sindaco faccia appello alla sua tradizionale sensibilità sui temi culturali affinché intervenga per salvaguardare le necessità di questo importante centro.