Home Nazionale Assistere concerto di Bocelli, una realtà il sogno per bimbo autistico

Assistere concerto di Bocelli, una realtà il sogno per bimbo autistico

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Boston (Adnkronos) – Si chiama George Maroun III, ha dieci anni, è autistico e ha una sola grande passione: Andrea Bocelli. La storia, che sta rimbalzando su giornali e siti americani, è di quelle che commuovono e che tanto si addice al periodo prenatalizio. Andrea Bocelli, la star italiana più famosa al mondo, è in questi giorni in tour negli Stati Uniti per alcuni concerti: il suo album 'My Christmas', uscito lo scorso anno che ha venduto solo negli Usa oltre due milioni di copie, continua a mietere successi e il 12 dicembre il tenore sarà ospite del presidente americano Barack Obama nel tradizionale concerto natalizio che si tiene a Washington. Domenica scorsa, tra il pubblico che affollava il concerto che Bocelli ha tenuto al Theatre District Garden di Boston, c'era anche George Maroun III, un bambino di dieci anni affetto da una grave forma di autismo, che voleva ardentemente realizzare il suo sogno: vedere dal vivo il grande tenore. Da quando è nato il piccolo George non ha mai detto una sola parola, né ''mamma'', né ''papa'''. Ma ogni giorno della sua vita ha ascoltato la voce di Andrea Bocelli e la sua musica lo ha aiutato a crescere e, in qualche modo, a comunicare. ''La musica del maestro – ha spiegato la mamma di George, Kristin Maroun – è stata magica nella vita di mio figlio. Un giorno, durante una crisi molto forte, ho messo un cd di Bocelli e lui si è calmato subito, è stato come se si fosse acceso l'interruttore della luce''. Il sogno per George si è avverato grazie al suo istruttore, Jeff Small, che ha scritto una lettera a Bocelli spiegando quanto sarebbe stata preziosa per il piccolo l'esperienza di vedere il suo mito esibirsi dal vivo ma le difficoltà economiche della sua famiglia non glielo permettevano. L'entourage di Bocelli, però, ha reso possibile il sogno. Seduto in prima fila George, accompagnato dai genitori, ha sorriso e seguito il ritmo durante l'intero spettacolo. ''Era semplicemente estasiato – ha commentato la madre che in tutti questi anni non si è mai persa d'animo – Il maestro è una fonte di ispirazione, un brillante esempio di possibilità per nostro figlio. Forse capisce la lingua, forse parla solo l'italiano. Magari un giorno anche il mio George canterà nell'opera lirica''. Una curiosità: i Maroun hanno cinque figli e tutti cantano Bocelli quando viaggiano in macchina con i genitori. Anche se, per il momento, non hanno idea del significato delle parole italiane cantate dal tenore.

Articlolo scritto da: Adnkronos