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Anm: le Toghe coinvolte facciano passo indietro

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Anm: le Toghe coinvolte facciano passo indietro

ROMA – «Il Cdc dell’Associazione nazionale magistrati auspica che i magistrati coinvolti, indi-pendentemente dall’accertamento di eventuali responsabilità, abbiano la sensibilità istituzionale di fare un passo indietro e liberare l’istituzione da ogni ombra di sospetto.
L’Anm ribadisce la centralità della questione morale a fronte delle gravissime vicende emerse negli ultimi mesi che coinvolgono le istituzioni del Paese.
E’ inaccettabile che trapeli l’immagine di una magistratura contigua a gruppi lobbisti-ci e impegnata in impropri interventi volti a influire sull’assegnazione di affari e di incari-chi prestigiosi.
I magistrati si legittimano esclusivamente nello svolgimento dell’attività giurisdizio-nale esercitata con indipendenza e imparzialità e senza che si insinui il dubbio di illeciti condizionamenti esterni.
E’ indispensabile evitare che si determinino indebite commistioni tra magistratura, politica e alta amministrazione e che, anche dopo la cessazione dalla funzione svolta, i ma-gistrati ricevano incarichi che possano apparire collegati al pregresso esercizio delle fun-zioni giudiziarie.
E’ questa la magistratura, delineata dalla Costituzione, che l’Associazione intende rap-presentare e nella quale vuole identificarsi.
L’Anm conferma, pertanto, l’impegno a contrastare con ogni mezzo qualsiasi forma di contiguità a poteri politici o affaristici e di opacità nei comportamenti al fine di restituire credibilità all’intero corpo giudiziario.
In tale prospettiva un ruolo determinante deve essere svolto dal Csm appena eletto, che dovrà porre al centro della propria azione la questione morale, l’autoriforma della ma-gistratura e, in particolare, le tematiche concernenti la nomina dei dirigenti, le valutazioni di professionalità, l’organizzazione degli uffici e il rispetto del sistema tabellare.
Il Cdc si impegna sin d’ora a proseguire con rigore nell’attività di vigilanza e denuncia di comportamenti contrari, o che comunque possano apparire tali, al codice deontologico dell’Associazione.
Il Comitato chiede, inoltre, un intervento immediato delle istituzioni competenti per il completo accertamento delle responsabilità e per sanzionare eventuali comportamenti ille-citi; che vengano adottate le modifiche normative volte a evitare qualsiasi legame tra magi-strati e politica idoneo a incidere sulla credibilità non solo del singolo, ma anche dell’intero ordine giudiziario e che i probiviri accertino, con la necessaria tempestività, le eventuali singole responsabilità e propongano, in tal caso, al Cdc i provvedimenti previsti dallo Sta-tuto nei confronti dei soci.

Articlolo scritto da: Associazione Nazionale Magistrati