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Ambiente: Legambiente, il carbone significa un ritorno al passato

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Reggio Calabria (Adnkronos) – ''Il carbone significa un ritorno al passato''. Legambiente ribadisce il suo 'no' alla costruzione di nuove centrali a carbone, due delle quali sarebbero previste in Calabria a Rossano Calabro (Cosenza) e Saline Joniche (Reggio Calabria), e presenta nella città dello Stretto, in anteprima nazionale, il rapporto sull'argomento. ''Le Regioni -ha esordito Nuccio Barillà del direttivo nazionale di Legambiente- devono guardare a uno sviluppo diverso''. Sul progetto della multinazionale Sei per la centrale a Saline Joniche, si chiede ''com'è possibile che ancora si cerchi una forzatura quando dalla Regione Calabria, dalla Provincia di Reggio Calabria e dalle popolazioni è arrivato un 'no' deciso? Dietro alla centrale -ha denunciato- ci sono interessi e lobby potentissime''. Alla conferenza stampa, che si è tenuta alla Provincia di Reggio Calabria, ha partecipato anche Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente che ha contribuito al rapporto. ''L'utilità del carbone -ha detto- è una pura propaganda del Paese delle meraviglie, che nulla ha a che fare con la realtà e l'Italia''. Con la centrale a carbone di Saline Joniche, secondo Ciafani, si inserirebbero nell'ambiente 7,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica in più all'anno, che porterebbe la provincia di Reggio Calabria il terzo polo di emissione dopo Brindisi e Civitavecchia, dove sta per entrare in funzione una centrale. Inoltre ''il prezzo lo pagherebbero tutti i cittadini italiani perché -secondo il responsabile scientifico di Legambiente- saremmo sanzionati pesantemente per l'allontanamento dai limiti di emissione stabiliti dal protocollo di Kyoto''. Negativo il parere di Massimo Scalia, docente dell'università La Sapienza di Roma, il quale ha fatto notare che l'Italia produce più energia elettrica del suo fabbisogno e realizza un risparmio del 50% che è superiore alla media europea. Critico, inoltre, sull'impatto dei metalli pesanti sulle colture e nelle ripercussioni per la salute, in particolare per il nanoperticolato che essendo molto piccolo si ''incastra'' nei polmoni con gravi danni all'organismo umano.

Articlolo scritto da: (Adnkronos)