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Afghanistan, tre scrutatori uccisi nel nord

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Kabul – (Adnkronos/Dpa) – Tre scrutatori elettorali sono stati uccisi in Afghanistan, dopo essere stati sequestrati ieri, nel distretto di Chamtai, nella provincia di Balkh. nel nord del Paese, durante le operazioni di voto. I loro corpi sono stati scoperti oggi, ha reso noto il presidente della Commissione elettorale indipendente, Fazel Ahmad Manawi. Altri 12 dipendenti della commissione sono rimasti feriti negli attacchi lanciati dai talebani (11 contro convogli della commissione e 93 contro i seggi).
Purtroppo otto bambini sono rimasti uccisi nell'esplosione di un razzo lanciato dai talebani contro un seggio nella provincia di Kunduz, nel nord del Paese. A denunciarlo il governatore, Mohammar Omar, precisando che l'esplosione è avvenuta nel distretto di Ali Abad. Il razzo è stato lanciato ieri ed è esploso solo oggi.
Sono poi tre i militari della Nato uccisi sabato, in tre diversi attacchi dei talebani, il giorno in cui si e' votato. Lo ha reso noto Isaf in un comunicato precisando che due soldati sono morti nell'esplosione di altrettante bombe su strada, mentre un terzo in un attacco nel nord del Paese.
Inoltre, una forte esplosione e' stata udita questa mattina dalla base multinazionale di Shindand, nell'Afghanistan occidentale, intorno alle 7 ora locale (le 4.30 in Italia). La deflagrazione e' stata provocata da un ordigno esplosivo improvvisato (led). La bomba e' esplosa a circa due chilometri di distanza dalla base dove sono dispiegati circa 500 militari italiani della Task Force Centre. La detonazione non ha provocato vittime ne' danni materiali. Sul posto si e' recata una squadra italiana del genio per indagare sull'accaduto.
Intanto arrivano i primi dati contrastanti sull'affluenza alle urne per le elezioni parlamentari, le seconde dalla caduta del regime dei Talebani nell'autunno del 2001. Secondo i dati preliminari della Commissione elettorale indipendente (Iec) afghana relativi alla regione occidentale del Paese, nella provincia di Herat ha votato il 37,6% degli aventi diritto, in quella di Ghor persino l'87,25%. A Farah, invece, si sarebbe recato alle urne il 23,95% degli elettori, mentre a Badghis il 54,47%.
I dati pero' contrastano con i riscontri che arrivano dal terreno. ''Questi numeri vanno presi con le pinze'' sottolineano fonti ben informate ad AKI – ADNKRONOS INTERNATIONAL perche' in molti villaggi non sono stati allestiti seggi per motivi di sicurezza e tanti afghani delle zone remote del Paese non sono andati a votare. Per loro, infatti, sarebbe stato difficile e anche pericoloso raggiungere le stazioni di voto. I Talebani, inoltre, non hanno mai smesso di fare 'propaganda' contro il voto e di minacciare la popolazione. Secondo fonti locali, le uniche che sarebbero state risparmiate sono le donne, ''perche' agli insorti la componente femminile della societa' non interessa''.

Articlolo scritto da: Adnkronos