Home Nazionale Afghanistan, in viaggio verso casa le salme dei due italiani

Afghanistan, in viaggio verso casa le salme dei due italiani

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KABUL – E' decollato da Herat in Afghanistan, diretto in Italia, l'aereo C-130 dell'Aeronautica militare con a bordo i feretri del sergente Massimiliano Ramadù e del caporal maggiore Luigi Pascazio, caduti ieri nell'attacco contro la colonna di mezzi Isaf di cui faceva parte il 'Lince' sul quale erano a bordo.

L'arrivo è previsto intorno alle 9 di domani mattina nello scalo militare romano di Ciampino. Le salme, avvolte nel tricolore e portate a spalla da commilitoni del 32° reggimento Genio della brigata alpina 'Taurinense', sono state benedette dai cappellani militari del Regional Command West, prima degli onori militari resi da un picchetto del 2° reggimento Alpini, alla presenza di tutti i contingenti nazionali presenti a Herat.
Alla cerimonia hanno partecipato, con il comandante del vertice operativo interforze generale Giorgio Cornacchione, l'ambasciatore d'Italia a Kabul Claudio Glaentzer e i generali Claudio Mora e Claudio Berto. Nelle ore precedenti la partenza per l'Italia, si era tenuto un rito funebre ed era stata allestita una camera ardente, dove centinaia di militari del Regional Command West di Isaf hanno reso l'ultimo personale saluto ai due militari caduti.
Intanto, è arrivato questa mattina a Ciampino l'aereo con il 1° caporal maggiore Gianfranco Scirè, il sottufficiale italiano ferito in Afghanistan. L'altra persona ferita, il caporale Cristina Buonacucina, è invece già stata trasferita nella base di Ramstein, in Germania, dove sarà sottoposta a cure per fratture agli arti inferiori e per una sospetta lesione alla colonna vertebrale.
Anche oggi è stata una giornata di sangue in Afghanistan. Almeno 19 persone sono rimaste uccise e altre oltre 50 ferite, secondo il bilancio fornito dalla polizia afghana, in un attentato suicida nel centro di Kabul, condotto questa mattina alle 8 ora locale nei pressi del palazzo del Parlamento, contro un convoglio della Nato.
Il comando Isaf a Kabul, contattato dall'ADNKRONOS, conferma poi che ci sono anche sei militari uccisi nell'attentato, di cui cinque soldati statunitensi. Molti i civili uccisi e feriti, già evacuati e trasportati in ospedali.
"L'Isaf – dichiara in una nota il brigadiere Josef Blotz, portavoce della missione – condanna duramente attacchi a civili. Questo tipo di disperata brutalità e aggressione ci ricorda la negatività di un nemico che cerca di uccidere gli innocenti e fermare il progresso necessario per un migliore Afghanistan. Questo non ci farà desistere dalla nostra missione di assicurare un migliore futuro per il Paese".
E con un comunicato diffuso sul sito Internet dei talebani, il portavoce del gruppo, Dabihullah Mujahid, ha annunciato che il kamikaze entrato in azione nella capitale si chiamava Isamuddin ed era originario della zona di Qara Bagh, nella provincia di Kabul. "Il suo veicolo – ha aggiunto – aveva un carico di 750 chilogrammi di esplosivo e si è lanciato contro un convoglio della Nato, colpendo un gruppo di soldati americani che percorreva la via Darul-Aman, nel centro della capitale afghana". Secondo il portavoce talebano almeno sei veicoli militari sono stati distrutti e diversi soldati della Nato sarebbero morti, pur non fornendo un esatto bilancio delle vittime.
''Condanniamo con forza l'attentato'' ha dichiarato in una conferenza stampa il presidente Hamid Karzai, appena tornato da una visita ufficiale negli Stati Uniti. La deflagrazione si è verificata di fronte a un centro di reclutamento dell'esercito afghano.

Articlolo scritto da: Adnkronos