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Afghanistan al voto tra le violenze

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Shindand, 18 set. – (Adnkronos/Aki) – Seggi aperti in Afghanistan per le seconde elezioni parlamentari dalla caduta del regime dei Talebani nell'autunno del 2001. Tra paura di attacchi e desiderio di rafforzare le istituzioni del Paese, circa 12 milioni di afghani si recano oggi alle urne in 5.816 seggi nelle 34 province del Paese.

Dopo la giornata di attacchi e violenze di ieri, costata la vita tra l'altro a un militare italiano, dopo il terremoto di magnitudo 6,3 che nella notte ha colpito l'Afghanistan settentrionale, un razzo lanciato dagli insorti ha colpito la zona tra l'ambasciata statunitense, il quartier generale della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) di Kabul, senza provocare vittime ne' danni. E una bomba e' esplosa sempre nella capitale, causando almeno un ferito.
Alcuni razzi sono stati lanciati contro una base della Nato a Jalalabad, nell'est del Paese. Nella notte tre razzi sono stati lanciati contro un seggio di un villaggio nel distretto di Herat. L'attacco non ha provocato vittime.
I Talebani, riferiscono i media locali, sono riusciti a bloccare l'apertura di almeno due seggi nel distretto di Surkh Rud, nella provincia orientale di Nangarhar. Sinora almeno 24 persone, tra le quali 4 candidati al voto, sono morte nelle violenze collegate al voto, che i Talebani hanno minacciato di voler boicottare. Diciotto persone dello staff del processo elettorale e un candidato sono stati rapiti nelle ultime ore.
Le consultazioni odierne sono per il rinnovo della Wolesi Jirga (la camera bassa) del Parlamento di Kabul. Dei 249 seggi, almeno 69 andranno alle donne e dieci sono riservati ai nomadi kuchi. L'Assemblea restera' in carica per i prossimi cinque anni. In corsa ci sono circa 2.500 candidati, che per la maggior parte si presentano per i 33 seggi riservati al distretto di Kabul. A garantire la sicurezza del voto sono la Polizia e l'Esercito afghani, mentre Isaf e' pronta a fornire supporto con le sue unita' di Quick Reaction Force.
Il presidente Hamid Karzai, che ha votato a Kabul in una scuola vicino alla sua residenza, ha detto di essere andato a votare ''per la costruzione del Paese''. Il voto e' un test per il presidente 'dimezzato', dopo le presidenziali dello scorso anno caratterizzate dalle numerose denunce di brogli,ed e' importante per la sua strategia di dialogo con i Talebani, che ha gia' causato divisioni interne al Paese, con le minoranze etniche, una volta sostenitrici del presidente pashtun e cruciali per la stabilita' dell'Afghanistan, che si sentono 'tradite'.

Articlolo scritto da: Adnkronos