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‘Ad Arezzo via Chiarini strada della morte’

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‘Ad Arezzo via Chiarini strada della morte’

Arezzo – «E’ una strada percorsa giornalmente da centinaia e centinaia di aretini e non, collega via Romana a via Calamandrei, in prossimità di BancaEtruria, un nastro d’asfalto stretto, tortuoso, sconnesso, costeggia le colline di Agazzi, la piana di Molin Bianco: questa è via Giuseppe Chiarini, la strada pericolosa che tanti automobilisti, molti dei quali pendolari, percorrono ogni giorno per aggirare il centro urbano dalla mobilità sempre più aggrovigliata, per guadagnare qualche manciata di tempo per la famiglia, il riposo, una quotidianità migliore.
Scorciatoia un tempo, oggi via Chiarini è un “ serpente “ stradale infido, i suoi incroci sono trappole, troppo spesso mortali. Scorciatoia scoperta da tanti, in determinati orari è frequentatissima e la scarsa segnaletica, la mancanza di prudenza, il tracciato stretto e privo di manutenzione, l’assenza di avvisi deterrenti per le svolte ( vedasi Agazzi ) causano incidenti mortali.
DEMOS dalla parte della vita e della sicurezza, dove con maggiore segnaletica, manutenzione, sorveglianza, si può aggiungere una persona in più con tutto quello che vuol dire in affetti, ricchezza umana, esperienza: la vita prima di tutto.
Quella svolta per Agazzi, ad esempio, è un insulto alla civiltà degli aretini, ci siamo passati e ripassati e ogni volta un brivido ci percorre dentro: possibile che nessuno faccia niente?
Dove sono i vigili in via Chiarini ? E’ percorsa, almeno qualche volta dalle pattuglie della polizia municipale ? I cittadini utenti sanno della pericolosità di questa strada ?
Lì abbiamo perso tesori di umanità!
E’ di queste ore l’ennesimo incidente sulle strade aretine: continua la strage di motociclisti!
Noi “ adottiamo “ via Chiarini per la vita.
L’Osservatorio dei cattolici democratici DEMOS rivolge un appello alle autorità competenti, agli amministratori di Arezzo, perché via Giuseppe Chiarini sia messa in sicurezza, perché via Chiarini non sia più la strada della morte.»

DEMOS Osservatorio cattolici democratici

Articlolo scritto da: DEMOS Osservatorio cattolici democratici