Home Attualità Economia 36%: quando gli incentivi funzionano

36%: quando gli incentivi funzionano

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Arezzo – “La detrazione fiscale del 36% sulle ristrutturazione edilizie resiste da ben 13 anni – commenta Maurizio Baldi, Responsabile Unione Costruzioni e Impiantistica CNA Arezzo.. In tempi di tagli selvaggi, resistere un tempo così lungo è un vero record. Secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate da gennaio a ottobre 2010, nel Paese sono state oltre 410mila le comunicazioni di lavori di ristrutturazione edilizia necessarie per ottenere lo sconto fiscale. 40mila in più dello stesso periodo dello scorso anno, che equivale a un aumento dell’11%. Un successo dovuto anche al fatto che agevolazioni simili (e anche maggiori), come il bonus del 55% per le eco-ristrutturazioni, sono meno stabili e con un ambito di applicazione più ristretto”.
Ricordiamo che lo sconto dall’Irpef è pari al 36% delle spese sostenute per la ristrutturazione. E questo fino ad un importo massimo di spesa di 48.000 euro che si traduce in una detrazione massima di 17.280 euro. Sui lavori e i materiali è prevista inoltre l'aliquota Iva agevolata al 10%. Possono essere beneficiarie tutte le persone fisiche che possiedono un immobile a qualsiasi titolo e cioè i proprietari ma anche chi è in affitto o in usufrutto. Le attività e le spese ammesse sono rappresentate da tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, per quanto riguarda le seguenti spese: progettazione, consulenza, perizie; esecuzione dei lavori; acquisto dei materiali; messa in regola degli impianti elettrici e degli impianti a metano; relazione di conformità dei lavori; imposte e altri costi burocratici (Iva, imposta di bollo, concessioni, autorizzazioni e denuncia di inizio lavori); oneri di urbanizzazione.
“La grande attenzione a questa agevolazione – conclude Baldi- conferma come sia giusta la battaglia che la nostra associazione combatte per rendere stabili i provvedimenti che alimentano investimenti. In un periodo di forte contrazione del mercato è vitale produrre politiche attive, le agevolazioni come il 36% lo sono. Inoltre il sistema consente di estirpare gran parte del lavoro nero presente nel settore, un modo per favorire la concorrenza, le regolarità, e perché no l’erario”.