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Vendemmia 2009 ottima e abbondante grazie alla calda estate

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Vendemmia 2009 ottima e abbondante grazie alla calda estate

ROMA – Non è da record la vendemmia di quest'anno in Italia, ma si preannuncia abbondante e di buona qualità – con punte di eccellenza – grazie alle condizioni meteo favorevoli dell'estate che hanno compensato la piovosità dei mesi che la hanno preceduta. Queste le previsioni della seconda indagine vendemmiale, effettuata congiuntamente nella prima settimana di settembre da Ismea e Unione Italiana Vini. Secondi alla Francia per quantità, per il 2009 si stima una produzione di 46,5 milioni di ettolitri, quindi un quantitativo vicino alla vendemmia 2008 che fu leggermente inferiore con 46,3 milioni di ettolitri. A fare la differenza, secondo i dati raccolti, sarà la qualità, prevista buona praticamente ovunque, e che, in diverse zone, toccherà punte di eccellenza.

Le abbondanti riserve idriche accumulate durante uno degli inverni più piovosi degli ultimi tempi hanno compensato, in quasi tutta la penisola, il caldo e la mancanza di precipitazioni dell?estate. Inoltre, i vigneti non hanno avuto grossi problemi di tipo fitosanitario. Vendemmia, poi, grazie al caldo, quasi ovunque in anticipo di oltre una settimana rispetto al calendario medio. Sebbene la produzione si presenti sostanzialmente stabile, nelle singole regioni, a seconda delle zone, si registrano incrementi e flessioni contenute in una forchetta che va dal – 10/15%, con picchi in Puglia e Molise, al + 10/15% di Campania, Calabria e Basilicata. I dati migliori, in media, nel Nord e nel centro Italia.

Nel nord-ovest della penisola, ai modesti incrementi del Piemonte, della Liguria – 5% – e della Valle d'Aosta (5/10%), fa da contraltare il calo, – 5%, della produzione lombarda causato dal caldo e dalla prolungata siccità. Le uve sono comunque generalmente di buona qualità e con un alto tenore zuccherino. Il Nord-Est registra risultati positivi ad eccezione del Friuli che segnerà, nella peggiore delle ipotesi, un – 5% a causa di problemi legati alle condizioni climatiche dell'estate. Produzione stabile o con un contenuto incremento fino al 5%, in Trentino-Alto Adige, cui contribuisce in maniera determinate la provincia di Trento. Anche il Veneto, grazie a un incremento delle rese delle uve, ed Emilia Romagna, con in evidenza i vigneti romagnoli, confermeranno i dati dello scorso anno con la possibilità di un lieve aumento, che potrebbe attestarsi per entrambi intorno al 5%.

Alle stime di crescita e di ottima qualità – specie per i vigneti umbri e laziali – della produzione di Toscana (0/+5%), Umbria, che promette +10/15%, e Lazio (+5/10%), al Centro si contrappone la flessione delle Marche (-5/10%), a causa delle temperature costantemente al di sopra delle medie stagionali.

Il Meridione è caratterizzato da risultati a macchia di leopardo, con picchi negativi e positivi. In particolare, secondo i dati, accanto a significativi incrementi in Campania (10%), ed intorno al 5% per la Basilicata spicca il segno negativo per Puglia, con una produzione in calo del 10% – soprattutto per i danni alle culture nel foggiano dovuti al maltempo – Molise, che potrebbe toccare il -15% e Abruzzo che dovrebbe contenere il calo intorno al 10%. Le Isole, infine, offrono ottime prospettive di qualità con una produzione sostanzialmente stabile, o in lieve crescita (+5%) per la Sicilia – le cui potenzialità produttive hanno risentito di un parziale abbandono della superfice coltivata a causa del calo del prezzo delle uve sul mercato – ed un balzo in avanti in Sardegna, dove si potrebbe arrivare addirittura ad un +10%, partendo però dal vistoso calo del 2008.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign