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‘Uni dei tanti’ un libro di Edgarda Ferri

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Il ciclo “arezzolegge” organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Arezzo propone, in vista dell’anniversario della Liberazione, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea e la Fondazione Archivio Diaristico Nazionale, un evento di rilievo ospitando, martedì 21 aprile alle 17,30 nella sala di Consiglio Comunale, la scrittrice e giornalista Edgarda Ferri che ha stavolta “utilizzato” la sua efficace prosa per squarciare un velo sulla storia “mai raccontata” di Orlando Orlandi Posti ucciso alle Fosse Ardeatine.
“Il libro di Edgarda Ferri – sottolinea l’assessore Camillo Brezzi – è evocativo fin dal titolo: ‘Uno dei tanti’. Furono purtroppo in molti gli antifascisti, ma anche cittadini e perfino prigionieri delle carceri romane, a morire alle Fosse Ardeatine per mano nazista. Ma ‘Uno dei tanti’ rievoca anche il senso più profondo della lotta di Resistenza, sta a ricordarci come innumerevoli persone comuni, di cui ancora oggi si ignorano i destini, vite brevi e rimaste nell’oblio, si opposero alla barbarie di cui fu investita la storia, salvarono compagni di lotta e magari finirono nelle mani dei tedeschi, come Orlando, soltanto per vedere un’ultima volta la fidanzata. Il titolo del libro di Edgarda Ferri rammenta che la Resistenza italiana interessò anche questa umanità ‘minore’, che tale tuttavia non fu perché partecipe di eroismi al pari dei grandi personaggi che magari troviamo citati nei libri di storia.
Edgarda Ferri – prosegue Brezzi – ricostruisce con dovizia di particolari la vita quotidiana di una Roma che non è più la capitale, è una città ‘prigioniera’. Al di là degli episodi più noti si ha modo dalla lettura di queste pagine di conoscere decine e decine di piccoli episodi che ci danno però la realtà di una città che vuol porre fine a questa ‘prigionia’. E in questi tentativi tanti sono gli uomini e le donne che si impegnano e combattono. Orlando è uno di questi”.
“Uno dei tanti” ricostruisce anche le relazioni della famiglia di Orlando con i vicini di casa, i mesi trascorsi dal giovane in prigione, i rapporti con i compagni di cella e con gli aguzzini, l’attesa della morte il 24 marzo, appena compiuta la maggiore età. Recuperare il percorso di vita di Orlando è stato reso possibile grazie allo stratagemma utilizzato da lui stesso: i foglietti che inviava alla madre dal carcere di Via Tasso, nascosti nei colletti delle camicie da lavare, oggi conservati presso l’Archivio dei Diari di Pieve S. Stefano e vincitori del premio miglior manoscritto originale nel 2004. Il libro, in occasione del 25° premio “Pieve”, sarà al centro del dibattito previsto per il prossimo 11 settembre a Pieve santo Stefano.
Ad Arezzo, oltre a Edgarda Ferri, interverranno Camillo Brezzi, assessore alla cultura del Comune di Arezzo e direttore scientifico dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, Patrizia Gabrielli, docente di Storia Contemporanea della Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo e Lamberto Palazzeschi, Sindaco di Pieve Santo Stefano e Presidente dell’Archivio Diaristico Nazionale. Alcuni brani del volume saranno letti dall’attore e regista Andrea Biagiotti.