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Umberto Veronesi si racconta a ‘Mattino Cinque’

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MILANO – Oggi, 16 novembre 2009, in esclusiva a “Mattino Cinque” il direttore di Videonews Claudio Brachino, ha intervistato Umberto Veronesi, che parla di scienza, di progresso e di aspettativa per il futuro della ricerca sul cancro.

“La scienza ha un valore universale e il linguaggio della scienza è un linguaggio pacifista perché unisce tutti i paesi e supera ogni confine.
Dalla scienza parte un grande messaggio di pace perché la gente ha bisogno di pace.
Tutti gli studi sul DNA hanno dimostrato che il nostro DNA ci indica la pace; il DNA vuole la continuazione della specie per cui ci obbliga a vivere e a procreare. L’istinto dell’uomo, quindi, è portato alla pace; la violenza è solo una alterazione transitoria dovuta a fenomeni reattivi o di insicurezza. “

“Il cancro è un male sempre meno incurabile perché ci sono state 2 rivoluzioni nel campo dell’oncologia: prima, la rivoluzione dell’immagine, cioè la capacità di vedere dentro di noi grazie a macchine sempre più sofisticate che posso scoprire anche un tumore di 5 millimetri nella parte più profonda del nostro corpo; la seconda rivoluzione è stata la decodificazione del DNA, conoscendo in profondità dove avviene la lesione nel DNA che poi provoca in quella cellula un atteggiamento aggressivo che continua a riprodursi.”

“Io ho imparato a conoscere le donne nel momento più difficile della loro vita perché mi sono sempre occupato di cancro al sebo, e ho appreso da loro molti elementi positivi. Mi sono sempre dedicato a difendere il pensiero femminile, la carriera delle donne, la loro capacità che a volte non viene riconosciuta sufficientemente, il loro amore per la pace, tanto che qualche anno fa mi hanno eletto “donna ad honorem” ed è stato il miglior premio che ho avuto in vita mia.”