Home Sport Schumi deluso: ‘E’ un momento triste e difficile’

Schumi deluso: ‘E’ un momento triste e difficile’

0

GINEVRA – ''E' un momento triste per me, è molto difficile. Sono deluso, non ho preso questa decisione a cuor leggero''. Michael Schumacher si presenta davanti alla stampa, all'hotel Intercontinental di Ginevra, per spiegare i motivi che lo hanno indotto ad accantonare il progetto di un ritorno in Formula 1. Schumi avrebbe dovuto salire al volante della Ferrari F60 nel Gran Premio d'Europa, in programma a Valencia il 23 agosto, per sostituire il brasiliano Felipe Massa. I problemi al collo, però, hanno costretto il 40enne tedesco a fare dietrofront. ''La situazione è questa, le circostanze non si possono cambiare. Sono stato chiamato a sostituire Felipe Massa e l'ho fatto con motivazioni, entusiasmo e impegno. Non era mia intenzione tornare in Formula 1, ma volevo solo aiutare la Ferrari e i miei amici. Purtroppo, non ho potuto portare a termine il progetto'', dice Schumi.

''C'era pochissimo tempo a disposizione, nessuno poteva prevedere l'incidente di Felipe in Ungheria: non c'è stata pianificazione perché non era possibile. Solo quando si prova una monoposto di Formula 1 in pista si hanno certezze'', dice riferendosi all'esito degli esami che hanno evidenziato i problemi fisici. ''La Ferrari ed io eravamo d'accordo, ero pronto a sostituire Felipe. Ma tutti sapevamo che a febbraio avevo avuto un incidente in moto, il mio medico mi aveva detto che dopo la sollecitazione in pista sarebbero potute arrivare risposte negative'', aggiunge. ''Vorrei esprimere il mio rammarico, per dover organizzare un simile evento. Vorrei ringraziare i ragazzi della Ferrari che mi ha sostenuto in questo periodo, mi dispiace deluderli. Ringrazio i tifosi e gli appassionati per il sostegno che mi hanno dato, molto più di quello che mi aspettavo'', dice il sette volte campione del mondo.

''Sono frustrato e triste'', ripete Schumacher. ''Ho fatto tutto il possibile per partecipare al Gp d'Europa'', ribadisce. A chi chiede per quale motivo non si sia sottoposto prima agli esami specifici, risponde: ''C'è solo un modo per verificare le condizioni, le risposte possono arrivare solo guidando una monoposto in pista. Abbiamo fatto tutto ciò che si poteva, ma non ha funzionato. Ripeto, non c'è stata nessuna preparazione a priori perché nessuno poteva prevedere l'incidente di Felipe. Sono stato chiamato e ho provato a fare il massimo''.

Circa 6 mesi fa Schumi è stato protagonista di un incidente durante una sessione di test con un team tedesco di Superbike a Cartagena, in Spagna. Come spiega il dottor Johannes Peil, responsabile della clinica dello sport di Bad Nauheim, "in quella circostanza ha riportato una frattura alla base del cranio, in una regione ovviamente fondamentale. Per capirci, c'erano piccoli frammenti, come se una superficie fosse stata scalfita da uno scalpello -aggiunge il dottore Peil-. Uno di questi frammenti aveva lesionato l'arteria vertebrale sinistra. Michael ha subito anche la frattura della settima vertebra, che è guarita perfettamente, e della prima costola a sinistra''.''In questi ultimi giorni abbiamo effettuato verifiche approfondite per renderci conto se fosse in grado di scendere in pista'', prosegue il medico. Il quadro definito dalle analisi si è rivelato incompatibile con lo stress a cui il fisico è sottoposto in una monoposto di Formula 1. Schumi, però, ''puo' ancora praticare attività sportiva''.

Dopo l'annuncio di Schumi, la Ferrari ha deciso di affidare la F60 a Luca Badoer. Il collaudatore sarà in pista a Valencia. ''E' la persona giusta. E' un professionista, si prepara per situazioni come queste. Se c'è qualcuno che puo' far bene in questo contesto, è lui'', dice il tedesco. Ma il 40enne tedesco non chiude la porta ad un ritorno in pista. Il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, ipotizza la presenza in pista di 3 monoposto per team dal 2010. Una rossa potrebbe essere riservata a Schumi. ''Ho sentito del progetto del presidente Montezemolo, ma ora non è un'idea che ho in mente. Non sto pensando al futuro'', dice lui. ''Le voci e le speculazioni in questo ambiente sono abbastanza naturali. Io ho sempre dedicato molta attenzione alla condizione fisica e, se ho capito bene, dal punto di vista medico non ci saranno motivi per non partecipare più ad una gara di Formula 1. Ma non è questo l'argomento di cui stiamo parlando ora'', aggiunge.