Home Cultura e Eventi Cultura ‘Percorsi Musicali Indipendenti’ il miglior libro indies dell’anno

‘Percorsi Musicali Indipendenti’ il miglior libro indies dell’anno

0
‘Percorsi Musicali Indipendenti’ il miglior libro indies dell’anno

Dopo la vittoria l'anno scorso di Antonio "Tony Face" Bacciocchi con "Come uscire vivo dagli anni Ottanta", edito da Nda di Rimini, questo è il secondo anno in cui il MEI, il Meeting degli Indipendenti, che si terrà a Faenza il prossimo 27, 28 e 29 novembre, decide di premiare anche la parte letteraria del mondo indies – vista la crescente produzione del settore registrata negli ultimi anni.

Per il Mei 2009, il miglior libro indies dell'anno è pertanto l'interessante ed originali volume “Percorsi Musicali Indipendenti '' , scritto da Edo Rossi che e' al primo lavoro editoriale , dopo essere stato storico speaker di Rock FM, uscito per i tipi della Chinasky Edizioni, che si sta sempre piu' affermando tra gli editori musicali.

L’autore, Edo Rossi, sarà premiato domenica 29 novembre 2009 nella Sala Convegni del MEI, nell’ambito dell'incontro “Libri & Musica: lavorare insieme per la musica italiana” organizzato in collaborazione con Editrice Zona.

L’AUTORE
Nato nel 1975 a Torino sviluppa un amore/odio per l’ambiente metropolitano che se da un lato lo soddisfa per varietà di stimoli, dall’altro logora quell’alta percentuale di sangue di mare, ligure per l’esattezza, che scorre nelle sue vene che gli trasmette la necessità di riservatezza, semplicità e riflessione. Per questo, dopo aver ascoltato tutta la musica che poteva sfruttando il tempo libero che l’isolamento urbano gli “regalava” si trasferisce in Liguria, dove finisce le scuole e esordisce come dj a Radio Eclisse e nei locali della riviera di Levante. Dopo essersi rilassato abbastanza ed aver riflettuto a sufficienza sente il richiamo della giungla cittadina, e cantando la Gunsendrosiana “move to the city” percorre la A7 e finisce a Milano, dove diventerà autore/redattore televisivo, critico musicale e soprattutto speaker/dj della ormai defunta emittente rock 24/7 Rock Fm. Non ha una passione in grado anche solo di avvicinarsi a distanza a quello che gli da la musica, infatti ha fatto quasi tutto quello si può fare con essa. L’ha ascoltata, l’ha venduta in un negozio di dischi, l’ha recensita, l’ha trasmessa e annunciata e ovviamente la suona. Compatibilmente con la paghetta colleziona chitarre. Fa il chitarrista e il batterista da diverso tempo in svariati gruppi ed è la prima volta che scrive un libro (e la seconda che ne legge uno).

IL LIBRO
Edo Rossi, storica voce di Radio Rock Fm, riporta anni di incontri, interviste e frequentazioni con le realtà musicali indipendenti più note del nostro paese. La domanda che pone a ciascun gruppo è come ce l'hanno fatta, come sono usciti dalla saletta prove facendo della loro passione un lavoro vero e proprio. Le risposte a queste domande sono sorprendenti e tratteggiano, con interesse e passione, la storia delle ultime tre decadi del rock indipendente italiano e delle singole realtà territoriali. Gli artisti coinvolti nella realizzazione di questo libro sono tanti e diversi fra loro: Subsonica, Afterhours, Africa Unite, Bandabardò, The Bluebeaters, Casino Royale, Marlene Kunz, Morgan, Negramaro, Sud Sound System, Skiantos e tanti tanti altri. Una lettura imprescindibile per capire la realtà musicale indipendente italiana dalle voci dei suoi protagonisti. Con un'ampia sezione di foto inedite.

"Il libro merita di essere premiato e segnalato" dichiara Giordano Sangiorgi, storico organizzatore del MEI "perchè rappresenta un documento rarissimo della miglior scena musicale italiana degli ultimi anni, un documento che meriterebbe uno spazio nella scena televisiva in Rai, affinchè possa rappresentare un punto di partenza per una maggiore attenzione alla creatività musicale del nostro paese negli ultimi anni, condannata da sempre ai margini della visibilità mediatica pubblica. La cultura indipendente, ricca di storie e di esperienze di valore, necessita di spazi più ampi in cui evidenziare l’arricchimento culturale di questi anni e una collaborazione con il servizio pubblico potrebbe dimostrarsi utile per lo sviluppo del Made in Italy contro l’imperante globalizzazione. ”