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Perù, l’ex presidente Fujimori condannato a 25 anni

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LIMA – L'ex presidente del Perù, Alberto Fujimori (nella foto), è stato condannato oggi a 25 anni di carcere per violazione dei diritti umani e per aver ordinato il massacro di 25 persone.

La condanna è giunta al termine di un processo durato 15 mesi in una base delle forze di polizia alla periferia di Lima, Fujimori, 70 anni, è stato riconosciuto colpevole di due sequestri e due massacri compiuti dal famigerato gruppo Collina, composto da militari dei servizi d'intelligence controllati da Vladimiro Montesinos, braccio destro di Fujimori. "Tutti e quattro i capi di imputazione sono stati provati al di là di ogni ragionevole dubbio", ha detto il presidente della Corte, Cesar San Martin.

Il primo massacro risale al 1991, quando uomini armati fecero irruzione ad una festa privata nel quartiere di Barrios Altos a Lima massacrando 15 persone sospettate di legami con i terroristi di Sendero Luminoso. In realtà si trattava di gelatai ambulanti e loro familiari, compresi un bambino di otto anni.

Il secondo massacro è del luglio del 1992, poco dopo l'autogolpe militare compiuto da Fujimori il 5 aprile. Uomini incappucciati entrarono all'università La Cantuta e sequestrarono un professore e nove studenti, poi ritrovati cadaveri in una fossa comune. Di nessuno di loro fu mai provato il legame con Sendero luminoso. I sequestri riguardano il giornalista Gustavo Gorriti e l'imprenditore Samuel Dyer, che nel 1992 furono tenuti prigionieri nei sotterranei del quartier generale dell'esercito.

Fujimori, detto "el Chino" per la sua origine nipponica, fu presidente del Perù fra il 1989 e il 2000 quando fuggì in Giappone dimettendosi via fax da Tokio, in seguito ad accuse di corruzione che coinvolgevano anche Montesinos. Nel 2005 andò in Cile, dove fu arrestato ed estradato in Perù. Tenendono conto del periodo già trascorso agli arresti domiciliari, dovrà rimanere in carcere fino al 2032, quando avrà 93 anni. Fujimori si dice innocente e ha annunciato di voler ricorrere in appello.

Soddisfazione da parte di Amnesty International giudicando che ha giudicato la condanna una pietra miliare di straordinaria importanza "nella lotta contro l'impunità e mostra come nessuno sia esente dal rendere conto del proprio operato". "E' stata fatta giustizia in Perù – ha dichiarato Javier Zuniga, osservatore di Amnesty al processo nei confronti di Fujimori – E' una giornata storica. Non capita tutti i giorni di vedere un ex capo di stato condannato per violazioni dei diritti umani quali torture, sparizioni e sequestri di persona. Speriamo sia solo il primo di molti processi del genere in America Latina e nel resto del mondo".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign