WASHINGTON – Il governo statunitense farà "tutto il necessario" per sostenere l'economia, ma il Paese "deve prepararsi a scelte difficili" che dovremo affrontare nei prossimi mesi.

Nel discorso radiofonico del sabato, Barack Obama (nella foto) ribadisce la preoccupazione per la situazione sempre più grave dell'economia americana, fotografata dai dati diffusi ieri dal dipartimento del lavoro che parla di 4,4 milioni di posti di lavoro persi dal dicembre 2007, 651mila solo nel mese scorso, con un tasso di disoccupazione arrivato oltre l'8%.

"Continueremo ad dover affrontare giorni difficili nei prossimi mesi – ha detto il presidente nel suo discorso settimanale – ma credo anche che riusciremo a superare tutto queste, e, se agiamo in modo veloce, coraggioso e responsabile, gli Stati Uniti emergeranno da questa crisi più forti e prosperi di prima".

Il presidente ha ricordato poi tutti i passi che in questo mese e mezzo la sua amministrazione ha intrapreso per rispondere alla recessione, comprese le nuove linee guida per aiutare le famiglie in difficoltà a far abbassare le rate dei mutui.

"Naturalmente, come ogni altra famiglia che sta affrontando un momento di difficoltà, il nostro paese deve fare scelte difficili – ha detto ancora Obama – per avere i fondi per le cose necessarie, non possiamo sprecare soldi per cose che non lo sono".

Scelte difficili che sono state compiute nel finanziaria per il 2009 presentata la settimana scorsa dalla Casa Bianca, ha aggiunto Obama riferendosi ai tagli delle spese non necessarie e l'interruzione dei contratti d'appalto senza gara, di cui ha fatto gran uso l'amministrazione Bush per la difesa, che permettono un risparmio di 40 miliardi di dollari all'anno.

Intanto, come sottolinea oggi il 'New York Times', fonti della Casa Bianca hanno reso che lunedì Obama annuncerà ufficialmente la decisione di abolire il divieto imposto da George Bush al finanziamento federale alla ricerca sulle cellule staminali embrionali.

L'annuncio del presidente avverrà lunedì mattina alla Casa Bianca alla presenza di esperti e scienziati che in questi anni si sono battuti contro il divieto imposto da Bush ed una delegazione di congressisti, sia democratici che repubblicani, che appoggiano la decisione di Obama.