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Lina Wertmuller boccia la Tv di oggi

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ROMA – Una tv ridotta a "culetti e giochetti" che svilisce le sue potenzialità divulgative e di fondamentale partner per il cinema. ''All'inizio la tv è stata un regalo perché ti portava il cinema a casa ma quella di oggi finisce per essere solo culetti e giochetti''.

A lanciare la provocazione sulla programmazione televisiva attuale è Lina Wertmuller. Intervistata dall'ADNKRONOS in occasione dell'uscita del libro – biografia 'I chiari di Lina', scritto dalla sua collaboratrice e sceneggiatrice Tiziana Masucci, la regista romana boccia senza appello i contenuti del piccolo schermo.

''Io guardo anche quattro, cinque film di seguito, e lo posso fare perché ho la televisione a casa – spiega la Wertmuller. Certo, forse si guarda un po' troppo e si legge un po' poco, però l'avvento del 'cinema dentro casa' è importante, perché tutti, soprattutto i ragazzi, la guardano.

Quindi è una forma se non di educazione di cultura, di conoscenza del Paese''. Secondo la regista, dunque ''è un peccato che la tv sia solo 'culetti e giochetti'. Carini, per carità, ma sarebbe meglio fare piu' film, piu' fiction''.

Secondo la regista di capolavori come 'Film d'amore e di anarchia' e 'Pasqualino Settebellezze', la ragione della scarsità di contenuti della tv di oggi sarebbe da ricondurre a motivazioni logistiche di opportunità economica. ''Bisogna riconoscere – dice la Wertmuller – che i giochetti costano meno. Se invece degli attori, che costano, prendiamo la gente della strada che non vede l'ora di andare in televisione, è ovvio che le reti televisive risparmiano. Percio' fanno questa scelta''.

Quindi un consiglio da vera maestra di cinema ''Io onestamente, dopo 35 film, consiglierei di pensarci molto bene. Sarebbe meglio fare l'altra scelta: quella di raccontare le storie''.