Home Cronaca Le ricostruiscono il volto e lei si mostra in pubblico

Le ricostruiscono il volto e lei si mostra in pubblico

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ROMA – "Sono qui dopo cinque mesi. Adesso ho un naso". Scherza Connie Culp, 46 anni, americana, sulla sua nuova faccia, cinque mesi dopo il trapianto che le ha ricostruito l'80% del volto. Il marito le aveva sparato nel 2004, sfigurandola gravemente. Al posto del naso, del palato, degli zigomi e di un occhio era rimasto solo un buco. I chirurghi le hanno ridato un nuovo viso, con cui oggi si mostra per la prima volta in pubblico davanti a giornalisti e telecamere. L'80% della sua faccia è stata sostituita, durante un complicato intervento di 22 ore, con quella di una donatrice deceduta. A lei e alla sua famiglia la Culp esprime profonda gratitudine per il gesto di generosità con cui hanno dato l'ok all'espianto. I chirurghi di una clinica di Cleveland, in Ohio, le hanno trapiantato muscoli, nervi, pelle e vasi sanguigni prelevati dalla donatrice. "E' il più completo trapianto di faccia mai eseguito", sottolinea Maria Simeniow, a capo dell'unità di chirurgia plastica della clinica Usa. Questo è il quarto intervento del genere al mondo. Il primo trapianto di faccia è stato effettuato in Francia 3 anni fa, su una donna morsicata e sfigurata dal suo cane. Un altro è stato eseguito sempre in Francia, un terzo in Cina. Prima era solo roba da fantascienza o film, come il celebre 'Face off' in cui John Travolta e Nicolas Cage si scambiano, loro malgrado, il volto e la vita.

"Quando guardate qualcuno sfigurato che non è bello come voi – ha detto la Culp ai giornalisti – non giudicatelo, perché non sapete che gli è potuto accadere". Come è successo a lei, dopo che il marito le ha sparato 5 anni fa. Non poteva mangiare né respirare, se non artificialmente. Undici chirurghi hanno lavorato sul suo volto per 22 ore, una 'maratona' in sala operatoria che ha permesso alla donna di riprendere alcune banali funzioni, come appunto respirare, nutrirsi, parlare. L'intervento ha cambiato la vita della Culp "in maniera davvero significativa", sottolinea oggi la Sieminow. L'operazione sembra non aver lasciato strascichi psicologici, una delle prime preoccupazioni degli esperti nei confronti di questo tipo di trapianti.

Articlolo scritto da: Adnkronos