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Iran, bandite nei negozi le griffe occidentali

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TEHERAN – Stop in Iran all'esposizione e alla vendita di ogni tipo di abbigliamento con marchi occidentali o qualche figura stampata, considerata immorale.. Lo ha deciso la polizia religiosa, che ha inviato una circolare al presidente dell'Associazione nazionale dei commercianti del settore abbigliamento. Lo riferisce l'agenzia filo governativa 'Farsnews'. All'interno dei negozi d'abbigliamento femminile potranno lavorare soltanto le commesse, mentre è vietato l'ingresso agli uomini

La circolare vieta ai negozianti anche l'esposizione di accessori occidentali quali il papillon e la cravatta, mentre i manichini, nelle vetrine, devono essere adeguatamente coperti da abbigliamento rispettoso della legge islamica. All'interno dei negozi d'abbigliamento femminile potranno lavorare soltanto le commesse, mentre è vietato l'ingresso agli uomini.

Sono numerosi i giovani iraniani che indossano capi d'abbigliamento di stile occidentale e altrettanto numerosi sono i negozi d'abbigliamento, situati particolarmente nel nord di Teheran, che vendono vestiti di ultima moda.

Marche internazionali come Dolce e Gabbana, Giorgio Armani e Lacoste sono ben conosciute fra i giovani iraniani che, nella maggior parte dei casi, sono lontani da quell'etica islamica che ha fondato le basi della Repubblica Islamica. Il 60% della popolazione iraniana è sotto i 35 anni e una buona parte del popolo riformista, critico del governo in carica, è composto da questi giovani.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Aki