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Inaugurazione della mostra di scultura di Massimo Sacconi

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Si inaugura venerdì 13 marzo alle 17,30 la mostra dal titolo "…Del Dolore, dell’Amore e della Libertà… Le Cantiche di Massimo Sacconi", organizzata dalla Provincia di Arezzo, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Soprintendenza di Arezzo, la Regione Toscana e il Comune di Montevarchi. La mostra, allestita nel suggestivo ambiente del sottochiesa della Basilica di San Francesco ad Arezzo, significativo spazio di esposizioni ed attività culturali, presenta un rastremato e singolare gruppo di sculture realizzate in alabastrino, che evidenziano in questo ciclo di "madri dolenti" la rara componente drammatica che l’autore riesce ad infondere nelle sue opere. Infatti, Massimo Sacconi, artista valdarnese che spazia tra scultura e fotografia, progettazione di oggetti per oreficeria e per molti anni docente di progettazione presso l’Istituto Statale d’Arte di Arezzo, ha posto al centro di questa sua ultima produzione il dolore delle madri, manifestando la propria denuncia contro la inquieta condizione dell’uomo contemporaneo, con opere che rappresentano il dolore per i caduti in guerra, per i caduti del lavoro, le cosiddette "morti bianche", e per le vittime di assurde stragi come Beslan. "Non sono solo il significato sociale e il valore espressivo a caratterizzare queste opere – spiega l’Assessore provinciale alla cultura Emanuela Caroti. La raffinatezza tecnica con la quale sono eseguite, e che sembra contrastare con la crudezza dolente dei soggetti, pone a pieno titolo questi lavori nel novero delle opere d’arte contemporanea. Per questo motivo l’Amministrazione provinciale ha ritenuto fosse giusto rendere omaggio a Massimo Sacconi allestendo una mostra dai contenuti forti e coinvolgenti che, ne siamo certi, non lascerà indifferente il visitatore". La mostra, il cui catalogo ha la presentazione di Alfonso Panzetta, sarà aperta fino al 13 aprile tutti i giorni dalle 16 alle 19, mentre domenica 5 e lunedì 13 aprile sarà aperta anche al mattino con orario 10-12.30. Prevista anche la possibilità per le scuole di visitarla al mattino su prenotazione, chiamando i numeri 0575/399778 e 399775.