BOLZANO – Il russo Denis Menchov ha vinto la quinta tappa del Giro d'Italia, la San Martino di Castrozza-Alpe di Siusi di 125 km. Il corridore della Rabobank si è imposto in 3h15'23'' precedendo Danilo Di Luca (Lpr) in uno sprint a due. Al terzo posto lo svedese Thomas Lovkvist (Columbia) seguito da Ivan Basso (Liquigas).

Dopo la quinta tappa il corridore abruzzese conquista la maglia rosa guida la classifica generale con 5'' di vantaggio sullo svedese Thomas Lovkvist (Columbia). L'australiano Michael Rogers (Columbia) è terzo a 36'', seguito dallo statunitense Levi Leipheimer (Astana), quarto a 43'' dalla vetta. Ivan Basso (Liquigas) è quinto a 50''.

La frazione si è decisa sulla salita finale. Il gruppo si è allungato a 6 km dal traguardo, quando il ritmo imposto dagli uomini della Liquigas ha provocato la prima selezione rilevante. Lance Armstrong, scortato dai suoi compagni di squadra, ha perso contatto rispetto agli altri big. Poco dopo, ha iniziato a perdere terreno anche Damiano Cunego. A circa 4 km dalla conclusione, Basso è uscito allo scoperto: la progressione del varesino ha ridotto ulteriormente il plotone. A 2 km dall'epilogo, sono rimasti in 7 a giocarsi la vittoria.

Con tanta sofferenza è rimasto agganciato al trenino anche Lovkvist, che ha onorato così la maglia rosa guadagnata ieri. I battistrada hanno alzato il piede dall'acceleratore nell'ultimo chilometro: Menchov, dopo aver gestito in maniera oculata le energie, è scattato senza concedere chance ai rivali. L'ultimo ad arrendersi è stato Di Luca, che ha chiuso a 2'' dal vincitore.

L'abruzzese si è ampiamente consolato conquistando la maglia rosa. ''Gli avversari sono tanti. La tappa di oggi dimostra che questo Giro sarà lungo e difficile. Io non sono migliore rispetto al 2007, sono allo stesso livello. Ora spero di tenere questa maglia per un po''', ha commentato Di Luca.

Armstrong, invece, è arrivato con 2'59'' di ritardo e ora è 22esimo in classifica generale a 3'34''. ''Sono un po' stanco, la salita è stata molto dura – ha detto il corridore statunitense della Astana -. Sapevo che saremmo stati indietro, pensavo di perdere 2 minuti. Ne ho persi 3, ma va bene lo stesso''.