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Giornata dell’alzheimer: tornano gli info-gazebo

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Giornata dell’alzheimer: tornano gli info-gazebo

A partire da domenica 22 marzo e fino a sabato 4 aprile si svolgerà nella provincia di Arezzo la “Giornata di predizione dell'Alzheimer”. Promossa dall'Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato (Anap) e dall'associazione nazionale comunità e sport (Ancos) è inserita all'interno della campagna “Ricordati di ricordare, senza ricordi non hai futuro”. Così in tutte le principali piazze d'Italia verranno allestiti dei gazebo informativi sulle problematiche legate alla malattia e dove medici geriatri, assistiti da infermieri-volontari della Croce Rossa, somministreranno dei minimental test per predire l'insorgere dei primi sintomi dell'Alzheimer, malattia responsabile del 70% delle demenze senili.
Nel nostro territorio l'iniziativa prederà il via a San Giovanni Valdarno il 22 marzo dalle ore 9 alle 13 in piazza Cavour, arriva poi ad Arezzo il 28 marzo in piazza San Jacopo dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 19, il 28 marzo sarà la volta di piazza Tarlati a Bibbiena dalle ore 9 alle 13, il 26 marzo di Camucia dalle ore 9 alle ore 13 in via Regina Elena e il 4 aprile di Sansepolcro in piazza Torre di Berta dalle ore 9 alle 13.
Il morbo scoperto nel 1907 dal neurologo tedesco Alois Alzheimer, colpisce in Italia circa 270mila persone e la spesa sostenuta dalle famiglie per assistere ciascun malato ammonta a circa 53.982 euro all'anno, per un costo sociale totale pari a circa 14.596 milioni di euro all'anno. Secondo i dati del minimental test sull'insorgenza dell'Alzheimer, somministrati nel corso del 2008 a migliaia di persone durante la campagna “Ricordati di ricordare, senza ricordi non hai futuro”, il rischio di deficit cognitivo è risultato “lieve-moderato” nel 32% del campione e severo nel 12%. Considerando il ruolo decisivo che il senso di malinconia svolge nello sviluppo della depressione, i geriatri de La Sapienza hanno notato che il 21% del campione si ritiene annoiato, il 26,2% si sente triste, mentre il 42,7% dei pazienti, non ricorda nomi o appuntamenti.
L'Anap è fortemente impegnata sul fronte della prevenzione dell'Alzheimer e presso le sue sedi è possibile ottenere informazioni, orientamento e compilare i questionari con allegato il minimental test per sapere se si è soggetti a rischio. Grazie all'impegno dell'Anap inoltre, sono stati finanziati tre dottorati di ricerca presso il dipartimento di Scienze dell'invecchiamento dell'Università La Sapienza di Roma, vengono formati i caregiver interni alle famiglie, e si elabora e analizzano i dati raccolti al fine di identificare i soggetti a rischio attraverso l'intervento di geriatri e la realizzazione di uno screening mirato a rallentare l'insorgenza della malattia.