Home Nazionale Gaza, al via la Conferenza per la ricostruzione

Gaza, al via la Conferenza per la ricostruzione

0

SHARM EL SHEIK – L'Italia metterà a disposizione "100 milioni di dollari per la sola ricostruzione di Gaza". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intervenendo alla Conferenza internazionale dei donatori per la ricostruzione della Striscia di Gaza in corso a Sharm el Sheik, dopo piu' di sei settimane dalla fine della guerra israeliana.

Berlusconi ha quindi rilanciato il "piano Marshall per l'economia palestinese. Lo presentero' ancora, come responsabile per la terza volta del G8 e per la prima volta del G14 che si svolgera' quest'anno nel mese di luglio in Italia, tra i punti prioritari su cui dovremo discutere e decidere. Un piano che debba prevedere la possibilita' di un aeroporto dove arrivino tutti i turisti del mondo cattolico, ma successivamente di tutta la cristianita' e anche del mondo islamico per visitare i luoghi sacri di queste religioni". Poi, "c'e' un'altra opera importante di cui tutti dovremmo caricarci di responsabilita', il collegamento tra il Mar Morto e il Mar Rosso: e' un'opera importante per tutti gli Stati della regione, un'opera direi dovuta, visto che ogni anno il livello del Mar Morto scende in modo pericoloso e sembra definitivo''. ''Credo – ha proseguito – che porterebbe nella regione energia elettrica di cui c'e' bisogno, acqua con un sistena di dissalatori per rendere coltivabili molte zone che non lo sono e attirerebbe molti turisti".

Quindi Berlusconi ha rivolto un'esortazione agli israeliani "a darsi un Governo capace di volere davvero la pace, capace anche di assumersi il sacrificio, le mediazioni che la pace comporta", e ai palestinesi "a riconciliarsi e a riconoscersi in un Governo che con l'attuale presidente dell'Autorita' nazionale palestinese, l'uomo giusto, possa veramente essere il negoziatore definitivo per arrivare ad una soluzione che la storia richiede ed impone".

E proprio l'obiettivo della pace è quello più volte richiamato dai leader presenti alla Conferenza. "La nostra risposta alla crisi attuale di Gaza non puo' essere separata dagli sforzi per un accordo complessivo di pace", ha dichiarato Hillary Clinton, annunciando i 900 milioni di dollari di aiuti da parte degli Stati Uniti. Fondi che non dovranno andare ad Hamas, ha ribadito il segretario di Stato alla sua prima missione in Medio Oriente. Una volta concluso il vertice, la Clinton continuera' la sua missione prima in Israele e poi in Cisgiordania, dove ribadira' il sostegno di Washington al governo di Mahmoud Abbas considerato l'unico interlocutore nell'intervento per Gaza.

Anche il presidente francese Nicolas Sarkozy ha lanciato un appello per una pace tra israeliani e palestinesi che ha definito "un imperativo morale", sottolinendo come "gli estremisti beneficiano dello status quo".

Appello per ricostruire Gaza e stabilire una pace duratura anche dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon per il quale "la gente di Gaza non puo' e non deve aspettare piu' a lungo". "Chiedo di agire ora", ha affermato Ban, definendo "intollerabile" la "situazione ai valichi di confine. I dipendenti delle organizzazioni umanitarie non hanno accesso, merci essenziali non possono essere fatte entrare, non ci sono cemento o acciaio per costruire case o rifugi".

Aprendo i lavori, il presidente egiziano Hosni Mubarak ha voluto sottolineare che "in questo momento la priorità è quella di arrivare ad una tregua per Gaza nonostante i passi indietro fatti da Israele". "Lavoriamo per la riapertura dei valichi e per la tregua come base per la ricostruzione di Gaza – ha aggiunto -. La riuscita dei lavori di oggi non dipende quindi solo dall'erogazione di fondi ma anche dal raggiungimento di un accordo per la tregua".

Anche per il presidente dell'Autorita' nazionale palestinese Abu Mazen, "i nostri sforzi di ricostruzione verrebbero minacciati in assenza di una soluzione politica". "I palestinesi non hanno altra scelta che riconciliarsi", ha dichiarato, dicendosi pronto al dialogo per un governo di unita' nazionale e nuove elezioni presidenziali e parlamentari. "E' tempo – ha detto – che il popolo palestinese ottenga la sua liberta' e che nasca uno stato palestinese".