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Febbre suina, vaccino anche per chi ha partorito da meno di 6 mesi

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Febbre suina, vaccino anche per chi ha partorito da meno di 6 mesi

ROMA – Il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, ha firmato oggi l'ordinanza con le 'Misure urgenti in materia di protezione A/H1N1' e la circolare alle Regioni e Province autonome sulla gestione delle forme gravi e complicate di nuova influenza.

L'ordinanza integra, tenendo conto delle indicazioni del Consiglio superiore di sanità, quella precedentemente emanata l'11 settembre scorso. E dispone, tra le altre cose, che il siero contro il virus pandemico sia destinato anche alle donne che hanno partorito da meno di 6 mesi. E, in loro assenza, alle persone che assistono i bambini in maniera continuativa.

In particolare, "il provvedimento – spiega una nota del ministero – fornisce indicazioni sulla co-somministrazione del vaccino contro l'influenza da virus A/H1N1 con il vaccino dell'influenza stagionale". Ok, dunque, alla co-vaccinazione, ma tenendo ben presente alcuni capisaldi. "La somministrazione – conferma infatti il comunicato – può essere praticata ma deve essere eseguita inoculando i rispettivi vaccini in arti differenti, ricorrendo alla somministrazione di vaccino contro l'influenza stagionale non adiuvato".

Il provvedimento, inoltre, individua con maggiore dettaglio le categorie di persone cui è offerta la vaccinazione antinfluenzale con vaccino pandemico A/H1N1, a partire dal momento dell'effettiva disponibilità dello stesso.

In ordine di priorità, elenca dunque il ministero, l'offerta vaccinale sarà rivolta a:

– "personale sanitario e socio-sanitario; personale delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile; personale del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco del ministero dell'Interno, personale delle Forze Armate; personale che assicura i servizi pubblici essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazioni, secondo piani di continuità predisposti dai datori di lavoro o per i soggetti autonomi dalle Amministrazioni competenti; donatori di sangue periodici;

– donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza; donne che hanno partorito da meno di 6 mesi o, in loro assenza, la persona che assiste il bambino in maniera continuativa;

– portatori di almeno una delle condizioni di rischio di cui all'Ordinanza dell'11 settembre 2009, nonché i soggetti con meno di 24 mesi nati gravemente pretermine;

– bambini di età superiore a 6 mesi che frequentano l'asilo nido; minori che vivono in comunità o istituzionalizzati;

– persone di età compresa tra più di 6 mesi e 17 anni, non incluse nei precedenti punti, sulla base degli aggiornamenti della scheda tecnica autorizzativa dall'Emea;

– persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti.

"Prima di procedere alla vaccinazione – precisa il ministero – dovrà essere fornita una corretta informazione da parte degli operatori sanitari addetti alle vaccinazioni sulle conoscenze disponibili. Dovrà essere inoltre acquisito il consenso informato per iscritto da parte degli interessati. L'Ordinanza indica inoltre che l'utilizzo dei farmaci antivirali in gravidanza deve essere limitato ai casi di donne che presentino malattie croniche preesistenti alla gravidanza nonché ai casi di malattia influenzale con decorso complicato. In questi casi il trattamento può essere effettuato anche nel primo trimestre, nel più breve tempo possibile dall'insorgere dei sintomi".

Articlolo scritto da: Adnkronos Salute