Home Nazionale Da Zapatero al Papa, i grandi del mondo salutano Obama

Da Zapatero al Papa, i grandi del mondo salutano Obama

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ROMA – Il mondo fa gli auguri aI neopresidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama. Da Sarkozy al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, i leader mondiali hanno inviato i loro personali auguri al primo presidente afroamericano della storia degli Usa.

Il presidente francese Nicolas Sarkozy saluta l'inaugurazione del nuovo presidente americano: ''Siamo impazienti che inizi a lavorare cosi' che possiamo cambiare il mondo con lui'', ha dichiarato Sarkozy in visita a Provins. Il suo ministro degli esteri, Bernard Kouchner, ha tuttavia precisato che barack Obama non potra' fare miracoli. ''E' un uomo eccezionale, ma non ha la bacchetta magica'', ha dichiatato.

Benedetto XVI
ha inviato questa mattina un telegramma di auguri al nuovo presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel giorno del suo insediamento alla Casa Bianca. Il Papa ha espresso la preghiera che il nuovo presidente ''promuova la comprensione, la cooperazione e la pace fra le nazioni affinché tutti possano condividere il banchetto della vita che Dio ha preparato per l'intera famiglia umana''.

Nelle parole di Barack Obama pronunciate nel discorso di insediamento "c'è un mutamento straordinario e anche rispetto a crisi tuttora cosi' drammatiche come quella del Medio Oriente l'America puo' guadagnare nuova credibilita' per esercitare il suo ruolo". Lo ha affermato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un'intervista al direttore del Tg1 Gianni Riotta.

"Mi aspetto -ha detto ancora Napolitano- che l'America sia impegnata, e con Obama lo e', a riguadagnare consenso morale e leadership ideale. Le parole del presidente sono state nettissime: la forza dell'America, il potere dell'America poggia innanzi tutto sull'uso prudente di questa forza e poi sulla profondita' delle convinzioni e degli ideali e anche, ha aggiunto, sull'umilta' e sulla misura. Mi pare che in questo senso c'e' veramente un mutamento straordinario". Perciò, rimarca il capo dello Stato, "il discorso di oggi è stato un segno di straordinario incoraggiamento e fiducia nell'avvenire della politica".

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha inviato oggi una lettera al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per rinnovargli le sue congratulazioni e i più sinceri auguri di buon lavoro, sottolineando che l'audacia della speranza è un sentimento che unisce il popolo italiano e quello americano.

Nella lettera, il premier ha indicato, anche nella sua veste di presidente del G8, l'importanza di lavorare da subito insieme per affrontare le sfide del momento: la crisi finanziaria ed il suo impatto sull'economia reale, la situazione in Medio Oriente e quella in Afghanistan. Il presidente del Consiglio ha anche ribadito la necessità di mantenere un dialogo costante con la Federazione russa e di favorirne la piena partecipazione al sistema di sicurezza e di 'governance' mondiale.

Un leader determinato a "risolvere i problemi del mondo", un "uomo di grande visione e forza morale". Così il premier britannico Gordon Brown ha salutato l'insediamento alla Casa Bianca di Obama. Il nuovo presidente degli Stati Uniti sa che questi sono "tempi straordinari con sfide senza precedenti", ma lui ha già dimostrato "grande coraggio e determinazione" con i suoi piani contro la crisi finanziaria, ha sottolineato Brown.

Che si è detto "pronto a lavorare molto strettamente con la sua amministrazione sulle molte sfide internazionali dinanzi alle quali ci troviamo". A Obama ha indirizzato un messaggio di auguri anche la regina Elisabetta II, che dovrebbe incontrare il nuovo presidente americano a Londra, in occasione del summit del G20 in programma il 2 aprile.

I rapporti tra Stati Uniti e Russia potranno rafforzarsi a condizioni che siano garantite eguali condizioni di sicurezza. Lo ha detto, nel giorno dell'insediamento di Barack Obama, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato dall'agenzia di stampa Interfax. "Noi potremmo far progredire in modo serio le nostre relazioni con Washington…se queste saranno basate sul principio dell'eguaglianza nella sicurezza".

Il premier spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero dice di avere "grande speranza e grande fiducia" in Obama. L'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti "apre un'opportunita'" di cui il governo di Madrid intende "approfittare", ha affermato Zapatero, che ha seguito in diretta tv il discorso di Obama, "un discorso che tiene vive le speranze per arrivare ad un ordine internazionale piu' giusto e perche' il dialogo e la pace tolgano spazio ai conflitti che oggi esistono nel mondo e perche' la ripartizione della ricchezza sia piu' equa".

"Oggi e' un gran giorno non solo per gli Stati Uniti, ma per il mondo intero". Cosi' il presidente israeliano Shimon Peres ha salutato l'insediamento del presidente Barack Obama, sottolineando che "e' stato eletto dagli Stati Uniti ma in effetti e' stato scelto dall'intera umanita'". Peres ha poi contestato l'idea che Obama possa essere meno disponibile verso Israele di quanto sia stato George Bush: "sono sicuro che Israele sara' un buon alleato del presidente Obama, dicono che Obama sara' un buon presidente per Israele ed io dico che Israele sara' un buon paese per il presidente perche' i suoi obiettivi sono i nostri, le sue speranze sono le nostre".

Barack Obama "una nuova voce di speranza". Cosi' Nelson Mandela, premio Nobel per la pace per la sua lotta contro l'apartheid, ha definito il nuovo presidente degli Stati Uniti in una lettera che gli ha consegnato prima del giuramento.

"Per certi versi, l'eccitazione e l'entusiasmo di oggi ricordano quelli nel nostro Paese al momento della transizione alla democrazia – ha scritto l'ex presidente sudafricano – La gente, non solo nel nostro Paese ma in tutto il mondo, e' ispirata a credere che attraverso sforzi umani comuni l'ingiustizia potra' essere superata e che insieme potra' essere possibile una vita migliore".