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Cunego trionfa a La Pandera, in Germania prima vittoria di Gavazzi

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Cunego trionfa a La Pandera, in Germania prima vittoria di Gavazzi

La Vuelta a Espana ha visto ancora risplendere la stella di Damiano Cunego, vincitore della 14^ tappa (157 km con partenza da Granada e arrivo in quota a La Pandera) al termine di una fuga di 115 km. Un successo di qualità propiziato dalla voglia di Cunego di andare all'attacco, come dimostrato nei primi chilometri di gara quando Damiano si è proposto in vari tentativi di fuga. L'azione giusta è nata al 42° chilometro, momento in cui Cunego e altri 8 atleti (Perez Lezaun, Florencio, Palomares, De Weert, Tankink, Knees e Fuglsang) sono riusciti a sottrarsi al controllo del gruppo, guadagnando in pochi chilometri un buon margine di vantaggio arrivato a sfiorare anche i 10'.

Cunego si è poi scrollato di dosso i compagni di fuga quando la strada ha cominciato a salire verso La Pandera (9 km di ascesa con pendenza massima del 16%), involandosi al traguardo con un ritmo di pedalata particolarmente efficace. Damiano ha trionfato con 2'23" su Fuglsang, unico tra i fuggitivi a non essere ripreso dagli uomini di classifica i quali si sono dati battaglia negli ultimi chilometri di salita (Samuel Sanchez 3° a 3'08", Mosquera 4° a 3'10", Valverde 5° a 3'22").
Ottima prestazione di Tiralongo il quale, giungendo al traguardo in 15^ posizione a 4'13" da Cunego, ha consolidato l'8° posto in classifica generale (ritardo di 6'24" da Valverde, vantaggio di 2'24" su Danielson, 9°).

"Oggi tutto è andato per il meglio e il risultato è questa bella vittoria – ha spiegato un raggiante Cunego – Volevo vincere questa tappa e con i ds avevamo programmato tutto al meglio: era necessario attaccare da lontano, poiché la frazione di oggi era corta e non sarebbe stato facile per me battagliare con gli uomini di classifica, dato che ho un maggiore rendimento su distanze più lunghe. Ieri ho risparmiato energie e sono uscito di classifica, in maniera tale da poter andare in fuga; oggi ho provato a entrare in tutti i tentativi di attacco iniziali, riuscendo inizialmente a unirmi a un'azione di 30 corridori con il perfetto supporto di Bindi e Gasparotto, poi finalmente siamo riusciti a evadere in nove. In fuga ho pensato a pedalare con efficacia e a dare tutto sull'ultima salita".
Particolarmente soddisfatto il ds Copeland: "Assieme al mio collega Vicino avevamo programmato la tappa proprio come poi si è svolta: è sempre bello quando i piani riescono alla perfezione. Damiano è stato eccezionale per la caparbietà con la quale ha cercato la fuga e per la forza che gli ha permesso di affrontare la salita finale in maniera davvero efficace".

In Germania, nel Gp Nurnberg, Francesco Gavazzi ha finalmente saldato un conto: quello con la vittoria, che più volte quest'anno si era mostrata al giovane corridore valtellinese, per poi negarsi sul più bello. A Norimberga, però, il successo non è sfuggitvo a Gavazzi: dopo ben 8 terzi posti stagionali e piazzamenti nelle prime dieci posizioni in corse Pro Tour come Eneco Tour e Giro di Polonia, l'ammirabile costanza di rendimento del corridore della Lampre-NGC è stata valorizzata da una affermazione costruita già dopo 15 km di corsa, quando 37 atleti sono andati in avanscoperta. Il capitano della Lampre-NGC è entrato nella fuga assieme ai compagni di squadra Da Dalto, Loosli, Mori e Ponzi, e ha aspetta con calma i momenti decisivi per dare le svolte vincente alla corsa: a 25 km dal traguardo Gavazzi, Loosli e altri 6 atleti si sono sottratti al controllo del gruppo di fuggitivi, poi il valtellinese ha piazzato uno scatto deciso su un duro strappo posto a 3 km dal traguardo: nessuno degli avversari ha avuto la forza di seguire Gavazzi, anche per l'ottimo lavoro di protezione di Loosli.

Primo successo in carriera per Gavazzi, con la magica giornata della Lampre-NGC completata dal 7° posto di Loosli, il 9° di Manuele Mori e il 10° di Ponzi.
"La determinazione con la quale Francesco ha cercato la vittoria è stata impressionante – ha commentato il ds della Lampre-NGC Fabrizio Bontempi – Tutta la squadra ha sostenuto Gavazzi al meglio durante la corsa, poi quando è venuto il momento di giocarsi le carte per il successo, Francesco è stato impeccabile. Meritava questo successo: è stato protagonista per tutta la stagione, lottando anche con avversari di massima caratura, ed è giusto che un'annata così importante per la sua crescita come corridore sia stata coronata da una bella vittoria".