Home Sport Champions, solo un pari in Russia per l’Inter

Champions, solo un pari in Russia per l’Inter

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ROMA – L'Inter pareggia 1-1 in Russia, sul campo del Rubin Kazan, nella seconda giornata del Gruppo F di Champions League. Il Rubin, domina l'inizio e la fine del match e archivia la serata con tanti rimpianti: mezz'ora in superiorità numerica e una lunga serie di occasioni non bastano per conquistare il bottino pieno. I padroni di casa non riescono ad amministrare il vantaggio meritatamente ottenuto al 10' quando l'argentino Dominguez fa tutto da solo. Il numero 10 parte palla al piede, salta Lucio senza problemi e 'spara': Julio Cesar battuto, 1-0. L'Inter accusa il colpo e fatica a riorganizzarsi. In avanti, senza l'acciaccato Milito, Eto'o non riceve rifornimenti. Il Rubin invece, spinto dall'entusiasmo del pubblico, sfiora il bis: al 19' Cesar Navas piomba sul cross del solito Dominguez, ma non trova la porta da ottima posizione. Bisogna aspettare il 21' per assistere alla prima vera reazione dei campioni d'Italia: Eto'o addomestica il pallone su cross di Maicon e tira, Ryzhikov respinge. Il portiere del Rubin non può nulla al 27', quando i suoi compagni dimenticano Stankovic: il centrocampista serbo può prendere la mira e colpire di testa, 1-1. Poco dopo, Balotelli va vicino al raddoppio: al 29' la traversa dà una mano a Ryzhikov sulla conclusione dell'attaccante. Il Rubin non macina più gioco e nella fase finale del primo tempo non riesce più a presentarsi dalle parti di Julio Cesar. L'Inter, in apertura di ripresa, non commette l'errore di lasciare l'iniziativa agli avversari.

La difesa dei campioni d'Italia traballa però al 60', quando Bukharov reclama invano un rigore per un intervento sospetto di Samuel. La missione degli uomini di Mourinho si complica subito dopo: Balotelli rimedia la seconda ammonizione, decretata con severità dall'arbitro Hauge, e l'Inter resta in 10 per la mezz'ora finale. La superiorità numerica consente al Rubin di prendere in mano le redini del match e Julio Cesar deve tornare a lavorare al 68', quando disinnesca un'insidiosa conclusione di Ansaldi. Al 75', invece, Ryazantsev fa tutto da solo nel cuore dell'area nerazzurra: il sinistro, però, è impreciso. Al 79' serve l'abilità del portiere brasiliano per neutralizzare una velenosa punizione di Dominguez. Il fortino nerazzurro vacilla all'80', quando Semak da pochi metri calcia a botta sicura: palo pieno. La benzina scarseggia anche nei serbatoi dei russi e il finale, compresi i 3 minuti di recupero, non riserva brividi supplementari.

Articlolo scritto da: Ign