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Benzina, rincari di sette euro a pieno

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Benzina, rincari di sette euro a pieno

ROMA – ''I rincari registrati in queste ore nei listini dei carburanti rappresentano solo l'inizio degli aumenti che, puntualmente, ogni anno si registrano con l'arrivo dell'estate e l'incremento degli spostamenti da parte degli automobilisti''.

La denuncia è del Codacons, che in una nota spiega. ''La velocità disarmante con cui crescono i prezzi di benzina e gasolio alla pompa rispetto le quotazioni del petrolio conferma i sospetti di speculazione a danno dei cittadini''.

''Basti pensare – nota il presidente Codacons, Carlo Rienzi – che i rialzi immediati dei listini alla pompa comportano un maggior esborso per gli automobilisti pari a 7 euro a pieno, considerato che il prezzo corretto alla pompa dovrebbe essere inferiore di almeno 12-14 centesimi di euro al litro''. ''Invitiamo il governo Berlusconi ad intervenire per salvare le vacanze estive degli italiani – taglia corto Rienzi – bloccando l'escalation dei rincari sui carburanti e sanzionando con severità le speculazioni''.

Contro gli aumenti si leva anche la voce di Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori ed Adusbef''Se ce ne fosse bisogno, – dicono in una nota congiunta – ecco la dimostrazione della doppia velocità del prezzo della benzina. Quando, infatti, il prezzo del petrolio si attestava a 50 dollari al barile, il prezzo della benzina ci mise secoli per arrivare a valori attorno a 1,20-1,22 euro al litro, anche se, per fare giusta polemica, avrebbe dovuto peraltro scendere ben al di sotto di tale prezzo, attestandosi a 1,07-1,08 euro al litro''.

''Abbiamo assistito, quindi, ad un lento adeguamento, seguito poi da un blocco speculativo. Oggi siamo in presenza di incrementi del prezzo del petrolio a 57-58 Dollari al barile ed immediatamente, con la velocità della luce, vi è stato un adeguamento, che noi giudichiamo speculativo, a 1,26 Euro al litro. Dai nostri calcoli, invece, il prezzo si dovrebbe attestare a 1,11- 1,12 Euro al litro e comunque, dovrebbe seguire una diversa velocita', pari a quella a cui abbiamo assistito nella discesa del prezzo'', continuano Trefiletti e Lannutti.

''Alla solita richiesta di intervento da parte delle istituzioni e del Ministero preposto alla sorveglianza del settore, chiediamo con grande determinazione che si avvii celermente il processo di liberalizzazione della vendita dei prodotti petroliferi, anche utilizzando i grandi centri commerciali, cosi' come avviene in tutta Europa. Se si raggiungesse l'obiettivo, da un lato, di evitare speculazioni attraverso la doppia velocità e, dall'altro, l'aumento delle pompe bianche attraverso la liberalizzazione, si potrebbero risparmiare 15 centesimi al litro sulla benzina, pari ad un risparmio annuo di 180 euro per ciascun automobilista'', concludono Trefiletti e Lannutti.

Da parte sua, l'Unione Petrolifera sottolinea che ''negli ultimi giorni si è assistito ad una sensibile ripresa delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi raffinati (Platts), tornati sui valori massimi dalla fine del 2008''.

''In particolare, per quanto riguarda le quotazioni internazionali della benzina, dalla fine di aprile ad oggi va registrato un progresso di oltre 90 dollari/tonnellata, pari a 4,3 centesimi euro/litro, mentre per il gasolio di 56 dollari/tonnellata, corrispondenti a 2,6 centesimi euro/litro – continua l'Up – Nello stesso periodo il prezzo industriale della benzina, cioè al netto delle tasse, ha invece mostrato un aumento di 3,2 centesimi euro/litro, mentre quello del gasolio di 1,2 centesimi euro/litro''.

''A parità di quotazioni internazionali (Platts) e tenendo conto dell'effetto del cambio, oggi i prezzi al consumo di entrambi i carburanti risultano comunque inferiori 3-4 centesimi euro/litro rispetto a sette mesi fa'', conclude la nota.

Articlolo scritto da: Adnkronos