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Al Qaeda rivendica l’attentato di Detroit

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WASHINGTON – Al Qaeda ha rivendicato il fallito attentato del giorno di Natale sull'aereo diretto a Detroit, affermando che l'attacco era destinato ad essere una rappresaglia per i raid organizzati dagli americani nello Yemen.
La rivendicazione è firmata da al Qaeda nella penisola arabica, un ramo dell'organizzazione attivo nello Yemen e nell'Arabia Saudita. Nel testo viene lodata "l'azione eroica del fratello" Umar Farouk Abdulmutallab che, nonostante non sia riuscito a portare a termine la sua missione, è riuscito a beffare la sicurezza americana portando con sé a bordo dell'aereo un nuovo tipo di esplosivo.
Chiediamo, prosegue il comunicato diffuso sui forum islamici in internet, ''a tutti i musulmani che ci tengono alla loro fede di cacciare i politeisti dalla penisola araba uccidendo tutti i crociati che lavorano nelle ambasciate e in altri luoghi". I terroristi yemeniti rivendicano anche l'omicidio compiuto dal maggiore americano Malik Nidal Hasan che a Fort Hood lo scorso 6 novembre ha ucciso 13 persone in una base militare americana.
La risposta è arrivata direttamente dal presidente Usa Barack Obama intervenuto dalla Hawaii per la prima volta dopo il fallito attentato di Natale. Obama avverte: continueremo "a tenere alta la pressione" sui nemici "che siano in Afghanistan, in Pakistan, nello Yemen, in Somalia o in qualsiasi altro posto dove stanno prepando attacchi contro il territorio americano". ''Noi non abbiamo ancora tutte le risposte riguardo a questo ultimo tentativo, ma chi uccide uomini, donne e bambini innocenti deve sapere che gli Stati Uniti faranno di più per rafforzare le proprie difese", ha detto ancora.
Sottolineando che "bisogna imparare dall'incidente" di Natale e lodando "la veloce ed eroica reazione" dei passeggeri e del personale dell'aereo che ha scongiurato una strage, Obama ha sottolineato che l'attacco sventato è "un modo grave per ricordarci i pericoli che dobbiamo fronteggiare". Allo stesso tempo ha voluto rassicurare gli americani, sottolineando che "stiamo facendo tutto quello che è in nostro potere" per rafforzare la sicurezza dei voli in questo periodo di grande traffico per le vacanze natalizie. E che si stanno rivedendo le procedure, soprattutto riguardo alle liste dei sospetti terroristi e ai controlli per scoprire eventuali esplosivi a bordo. "Gli americani devono rimanere vigili ma anche fiduciosi", ha poi concluso Obama.
Intanto, il 23enne, ex studente di ingegneria a Londra che venerdì scorso ha tentato di far esplodere un aereo con 278 persone a bordo poco prima che atterrasse a Detroit, avrebbe dichiarato all'Fbi che lo sta interrogando: ''Ci sono molti altri come me pronti a colpire". Poi avrebbe confermato di essere stato istruito da una cellula di al-Qaeda in Yemen dopo avere preso contatti con un imam.