WASHINGTON – Repubblicani e democratici hanno raggiunto un accordo al Congresso degli Stati Uniti sul piano di salvataggio finanziario presentato dal presidente George W. Bush del valore di 700 miliardi di dollari. Lo hanno annunciato alcuni parlamentari coinvolti nel negoziato, che hanno espresso l'auspicio che il piano possa essere votato nel giro di pochi giorni. "Siamo fiduciosi di poter agire in fretta", ha detto il senatore democratico Chris Dodd, cui ha fatto eco il repubblicano Bob Bennett, secondo cui "adesso abbiamo un piano che passerà alla Camera, al Senato e sarà poi firmato dal presidente".
Ieri sera Bush aveva parlato con preoccupazione agli americani dipingendo un fosco scenario economico in caso di mancata approvazione del piano. "Siamo nel pieno di una grave crisi finanziaria" e senza un intervento del governo federale "l'America potrebbe scivolare nel panico finanziario".
"Credo fermamente nella libera impresa, il mio istinto naturale è di oppormi all'intervento del governo – ha detto Bush in un discorso alla nazione di 15 minuti – ma queste non sono circostanze normali". "Senza un'immediata azione del Congresso l'America potrebbe scivolare nel panico finanziario.. altre banche potrebbero fallire, comprese qualcuna nella vostra comunità. Il mercato azionario scenderebbe ancora, e questo ridurrebbe il valore delle vostre pensioni. Il valore della vostra casa potrebbe precipitare", ha proseguito Bush, avvertendo anche che "milioni di americani potrebbero perdere il loro posto di lavoro".
''La nostra intera economia è in pericolo", ha avvertito Bush, spiegando che il suo piano non mira "a salvaguardare singole compagnie o industrie", ma "a salvaguardare l'intera economia americana".
"Il nostro paese potrebbe attraversare una lunga e dolorosa recessione"- ha detto il presidente- "non dobbiamo lasciare che ciò accada". Il capo della Casa Bianca ha poi evocato lo "spirito di cooperazione fra democratici e repubblicani e fra il Congresso e questa amminstrazione". "In questo spirito", Bush ha annunciato di aver invitato i due candidati presidenziali, il senatore repubblicano John McCain e quello democratico Barack Obama, perché partecipino all'incontro con i leader del Congresso previsto per oggi alla Casa Bianca. Incontro che punta a favorire una rapida approvazione in Congresso del pacchetto di salvataggio finanziario, malgrado le resistenze di molti deputati ad impegnare una somma pari ad un quarto del bilancio federale.
Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign