WASHINGTON – Ancora un passo falso di Sarah Palin (nella foto) che, di fronte ai microfoni dei pochi giornalisti a cui ha finora concesso interviste, ha parlato di vittoria degli Stati Uniti in Iraq. La governatrice dell'Alaska ha detto che, aumentando il numero delle truppe in Afghanistan, si arriverà "alla vittoria come è accaduto in Iraq". Non solo. Il numero due del ticket repubblicano è anche inciampata su Henry Kissinger, da lei ha incontrato nei giorni scorsi a New York, attaccando Barack Obama per la sua proposta di un dialogo diretto con Iran e Siria. "Non ho mai sentito Henry Kissinger dire: 'Sì incontriamo questi leader senza precondizioni'", ha risposto la Palin. La giornalista ha voluto però concludere l'intervista ricordando che Kissinger è a favore del dialogo senza condizioni.
Insomma, ancora una volta la Palin è sotto osservazione speciale da parte dei media, mentre un recente sondaggio Nbc-Wall Street Journal conferma che anche il 57% del pubblico è convinto che la candidata alla vice presidenza "non abbia abbastanza esperienza e comprensione delle questioni militari e di politica estera per essere presidente".
Un concetto che però 'Sarah Barracuda', come viene chiamata per la sua aggressività la repubblicana sin dai tempi del college, ha cercato di confutare durante l'intervista con la Cbs, mostrando stupore per il fatto di essere stata "presa in giro" per aver citato la vicinanza dell'Alaska con la Russia come parte del suo curriculum in politica estera. La Palin, però, ha avuto sicuramente buon gioco a trasformare una domanda insidiosa sui suoi pochi viaggi all'estero, in un attacco alle élite intellettuali odiate dalla sua base elettorale: "Non sono stata una di questi studenti universitari a cui i genitori danno un passaporto e dei soldi e gli dicono 'viaggia e conosci il mondo': io ho lavorato tutta la vita, ho sempre avuto due lavori fino a quando ho avuto i figli".
Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign