Home Attualità Relogamento sagre: “Lo chiedevamo da anni”

Relogamento sagre: “Lo chiedevamo da anni”

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“Quello che si appresta ad arrivare all’esame del Consiglio comunale è un Regolamento che Confesercenti sollecita da anni – ricorda il Direttore Mario Checcaglini. Il fenomeno della “sagra selvaggia” deve essere contenuto. Condividiamo l’impostazione data dalla Giunta comunale che è anche il risultato del confronto con le categorie economiche. Continuiamo a manifestare le nostre perplessità sulla possibilità, per gli organizzatori delle sagre, di suddividere i 10 giorni all’anno in tre periodi. Siamo di fronte a tre fine settimana e quindi a quasi un mese per ciascuna sagra. Questo elemento crea un problema oggettivo ai ristoratori ed a quanti svolgo in maniera professionale l’attività di somministrazione”.
Confesercenti aveva inviato già nel 2005 una sua proposta di Regolamento ai comuni. “Non dimentichiamoci che siamo di fronte ad un problema che interessa l’intera provincia dove sono circa 500 le sagre che annualmente. C'è di tutto: dal fungo porcino alla salsiccia, dalla pizza all'ocio. Si è progressivamente perduto, nella stragrande maggioranza dei casi, il legame con la storia e la specificità di un territorio ed è positivo che il Comune di Arezzo abbia invece deciso di rivalotrizzarlo e di renderlo condizione ineludibile. L'impressione è che le sagre non siano più rievocazioni o momenti di aggregazione, ma soprattutto occasioni di autofinanziamento di gruppi locali”.
Nonostante le perplessità sull’articolazione nei tre periodi, Confesercenti si augura che il Regolamento passi al più presto ed in modo positivo l’esame preliminare delle circoscrizioni e quello definitivo del Consiglio. “In questo modo – conclude Checcaglini – il 2009 sarà il primo anno delle regole”.