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Pakistan, ”nessuna prova ferimento o morte di al Zawah

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ISLAMABAD – Un portavoce militare del Pakistan ha detto che "non esistono prove o informazioni che possano indicare la morte o il ferimento" di Ayman Al Zawahiri, il medico egiziano considerato il numero due dell'organizzazione terroristica di Al Qaeda. Ieri il network americano 'Cbs' aveva riferito del probabile decesso del vice di Osama Bin Laden, che sarebbe rimasto gravemente ferito in seguito a un raid aereo delle forze Usa in una zona imprecisata del Pakistan nordoccidentale.
Il generale Athar Abbas, portavoce dell'esercito di Islamabad, ha smentito l'esistenza di una missiva che sarebbe stata scritta da un leader talebano locale, Beitullah Mehsud, e che sarebbe stata intercettata dai servizi dell'intelligence militare pachistana (Isi), in cui vengono chiesti urgenti aiuti medici per Al Zawahiri. Il medico egiziano, secondo quanto riferito nella notte dalla 'Cbs', sarebbe caduto vittima lunedì di un attacco aereo condotto in una regione tribale pachistana, a ridosso del confine con l'Afghanistan.
Il raid delle forze aeree, afferma il network americano, potrebbe essere collegato a quello che, all'inizio della settimana, ha avuto come bersaglio una madrassa nella regione del Sud Waziristan. Tra le 6 vittime causate dall'attacco missilistico figurerebbe Midhat Mursi al-Sayid Umar, ritenuto il massimo esperto nel confezionamento d'armi chimiche di Al-Qaeda.
Intanto il presidente afghano Hamid Karzai lancia l'allarme: ''Il terrorismo si sta radicando sempre di più in Pakistan'', dal quale riceve sostegno a livello istituzionale. L'ennesima denuncia di collusione tra il governo di Islamabad e i militanti è arrivata dal all'indomani delle accuse degli Stati Uniti secondo cui l'intelligence pachistana avrebbe fornito sostegno logistico per l'attentato contro l'ambasciata indiana a Kabul il 7 luglio scorso, costato la vita a 54 persone. "In Pakistan, il terrorismo e i suoi santuari si stanno radicando sempre di più, come dimostrato dal tragico assassinio della martire Benazir Bhutto", ha affermato Karzai parlando a Colombo, nello Sri Lanka, in occasione di un vertice dei Paesi dell'Asia del Sud. "I terroristi nella nostra regione – ha accusato ancora il presidente afghano – ricevono sostegno istituzionale. E' questa natura radicata dei terroristi che fa di loro una minaccia ancora più sinistra".