Home Nazionale Onu: a Gaza 320 morti, uso eccessivo della forza

Onu: a Gaza 320 morti, uso eccessivo della forza

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GERUSALEMME – La ''guerra a oltranza'', come l'ha definita il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak. – Terzo giorno consecutivo sotto le bombe per la Striscia di Gaza. I raid sono ripresi dopo la mezzanotte e sono stati diretti contro una sessantina di obiettivi fra cui l'università islamica, ritenuta arsenale militare, e il ministero degli Interni. Aerei hanno di nuovo bombardato il tunnel sotto il confine fra Gaza ed Egitto, mentre unità della marina hanno sparato contro le postazioni di Hamas sulla costa. Colpito anche l'ufficio del primo ministro di Hamas, Ismail Haniyeh, e una casa accanto alla sua abitazione in un campo profughi alla periferia della città. Fra le vittime vi sono cinque sorelline fra i 4 e i 15 anni che abitavano nella moschea della città di Jabaliya, uno degli obiettivi dei raid. Mentre a Rafah tre fratellini sono rimasti uccisi in un attacco il cui obiettivo era un comandante di Hamas.

Sembra imminente un'operazione di terra. Lunghe colonne di tank, veicoli militari e autobus carichi di soldati si sono infatti diretti verso il confine. L'area è stata dichiarata da Israele "zona militare chiusa" ed è stato vietato l'accesso dei civili per il rischio di attacchi missilistici da parte palestinese. E secondo il sito Debka – vicino all'intelligence israeliana – che cita fonti militari, piccole unità di commando israeliane sarebbero già penetrate nella Striscia per spianare la strada a una prossima vasta incursione di blindati.

Le vittime – L'Onu parla di 320 morti, anche se l'ultimo bilancio fornito nel pomeriggio da fonti palestinesi contava 345 morti e più di 1.600 feriti. Di questi circa 800 sono stati ricoverati, anche se ormai mancano i posti letto. Dei feriti, 250 versano in condizioni gravi e necessitano di cure urgenti in ospedali in Egitto o in Israele. L'agenzia dell'Onu per l'aiuto ai profughi palestinesi (Unrwa), in base ai dati raccolti nelle visite agli ospedali e ai centri medici, sostiene che almeno 57 delle vittime siano civili, tra di essi 21 bambini e sette donne. Tra i feriti, secondo fonti di Hamas, ci sarebbe anche Gilad Shalit, il caporale israeliano ostaggio dei miliziani palestinesi dal giugno 2006. Ma per il momento non c'è alcuna conferma ufficiale da parte di Gerusalemme.

Quanto all'emergenza umanitaria, le autorità israeliane hanno disposto l'apertura temporanea del valico di Kerem Shalom, nel Sud della Striscia, per consentire il passaggio di 80 camion carichi di cibo e medicinali, mentre i valichi di Karni e Nahal Oz, rimarranno, invece, chiusi contrariamente a quanto previsto. A bordo di ambulanze, i primi feriti palestinesi di Gaza hanno inoltre cominciato a varcare il valico di Rafah verso l'Egitto, per essere curati negli ospedali egiziani.